domenica 11 agosto 2024

“La vita a mano libera” di Alessandra Tempesta

Angelica ha 30 anni appena compiuti e la consapevolezza di non poter più procrastinare oltre le proprie scelte.

Angelica può contare sull’appoggio dei suoi genitori, dell’amica Clizia e del collega Max che segretamente è innamorato di lei, ma l’ansia sembra comunque non volerle dare tregua. Angelica ama il proprio lavoro, ha fatto tanti sacrifici per aprire la sua libreria, ma nulla sembra allontanare da lei gli attacchi di panico che la colgono all’improvviso sempre più spesso. È stanca del suo essere sempre controllata, di guardare la sua vita scorrerle davanti agli occhi senza prendervi mai davvero parte. 

Le troppe notti insonni, i tanti pensieri smarriti, i numerosi rimorsi per opportunità non colte la portano alla scelta non facile di lasciare il confortevole nido famigliare e andare a vivere da sola.

Il piano narrativo si sdoppia quando Angelica un giorno trova, in modo del tutto fortuito, sotto una mattonella del magazzino della libreria la foto di una donna e una chiave. La chiave apre un armadietto a muro che custodisce un vecchio diario, datato 1970-71, che racconta la triste vicenda di Bianca, una giovane donna figlia di contadini.

Ci sono libri che parlano al cuore e “La vita a mano libera” è decisamente uno di questi. Ogni lettrice, troverà nelle pagine i propri sogni, desideri e speranze perché le protagoniste nate dalla penna di Alessandra Tempesta sono oltremodo realistiche. Ogni pagina porta con sé parole che spingono ad analizzare la propria vita, a rimettere in discussione le proprie scelte, a chiedersi quali siano davvero le nostre priorità, a capire se la persona che siamo oggi corrisponde a quella che avremmo desiderato essere.

“La vita a mano libera” è un racconto di dolore e sofferenza, di paure inconfessate, di sogni dimenticati e di compromessi, ma è anche un racconto di rinascita che dona speranza. Una storia che pone l’accento sull’importanza di credere in se stessi, sul valore dell’amicizia e dell’amore; un invito a non aver paura di vivere i propri sentimenti e di aprirsi all’altro.

È vero, talvolta la vita offre all’improvviso ciò che si è inseguito per anni e, anziché tuffarcisi e prenderlo a piene mani, si resta fermi, immobili, ipnotizzati a guardarlo mentre il tempo lo trascina via. E così si cercano altre chimere, altri aneliti, per dare un senso ai propri giorni.



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