giovedì 18 aprile 2024

“I Medici. Uomini, potere e passioni” a cura di A. Wieczorek, G. Rosendahl e D. Lippi

Edizione italiana del volume pubblicato in occasione della mostra a Mannheim per il 270° anniversario della morte di Anna Maria Luisa de’ Medici (2013), “I Medici. Uomini, potere e passione” è un libro nato con l’intento di rimanere un testo di riferimento sulla storia medicea anche negli anni successivi a quello dell’evento.

Il libro presenta brevi e dettagliate schede dedicate ai personaggi della dinastia e racconta gli eventi storici che li videro protagonisti per quasi trecento anni. Vengono inoltre indagati dettagliatamente tutti quegli elementi legati alla storia dell’arte, alla letteratura e alla filosofia che tanto interessarono tutti gli esponenti della famiglia Medici nel corso dei secoli.

Il volume è costituito da una serie di articolati interventi molto diversi tra loro per argomento e stile, numerosi infatti sono gli autori, che terminano tutti con un’interessante bibliografia per chi volesse approfondire quanto trattato in ciascuno di essi.

Le prime pagine sono dedicate alle sepolture dei Medici con ampie digressioni su San Lorenzo, le Cappelle Medicee e l’Opificio delle Pietre Dure e con una breve storia alle traslazioni, esumazioni e ricognizioni dei luoghi di sepoltura.

Tra i tanti altri argomenti trattati troviamo: il sistema bancario, di cui si analizza dettagliatamente anche l’aspetto teologico e filosofico, il recupero e il restauro delle vesti di Eleonora di Toledo, di don Garzia e di Cosimo I, l’educazione, il ruolo sociale e la mortalità dei bambini, il mestiere delle armi, la storia di Galileo Galilei e il Calcio Storico Fiorentino.

Tra i vari autori non poteva mancare il compianto Alberto Bruschi. In verità mi sono imbattuta in questo volume proprio mentre stavo effettuando una ricerca dei suoi scritti.

Il suo intervento non poteva che essere dedicato all’amato Giovanni Gastone, o Gian Gastone come da subito venne chiamato.

Il ritratto a corredo dell’articolo di Bruschi è un dipinto, opera di Franz Ferdinand Richter, che per un periodo è stato esposto anche al Museo de’ Medici nella sua precedente sede. Analizzando nel dettaglio quest’opera del Richter Alberto Bruschi tratteggia, con la sensibilità che sempre lo ha contraddistinto parlando dell’ultimo granduca Medici, il ritratto di un sovrano dal volto bonario corrotto dagli anni e dalle amarezze, dall’animo ricco di contraddizioni proprie della sua follia e della sua genialità, i cui “occhi velati da profonda tristezza paiono fissati nell’eternità, rivelando sgomenti pensieri”. 

Bruschi non manca ancora una volta di sottolineare quanto la memoria di Gian Gastone sia stata vittima, e lo sia purtroppo spesso ancor oggi, di “biografi prezzolati e servi rancorosi” in gara tra loro per indirizzare i contemporanei verso i Lorena ed ingraziarsi così questi nuovi padroni, più tardi, poi, il perbenismo dell’Ottocento fece il resto.

“I Medici. Uomini, potere e passioni” è un volume interessante, ricco di spunti e curiosità. Un’edizione particolarmente accurata nel suo apparato tipografico con bellissime illustrazioni. Una lettura assolutamente consigliata.




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