mercoledì 18 gennaio 2023

“L’oro dei Medici” di Patrizia Debicke van der Noot

Protagonista del romanzo è l’affascinante Don Giovanni de’ Medici. L’ultimo figlio maschio di Cosimo I, nato dalla relazione con Eleonora degli Albizzi, era stato legittimato dal padre suscitando il risentimento del rancoroso e violento Pietro de' Medici, il più piccolo dei figli avuti dalla prima moglie Eleonora di Toledo.

La storia si svolge a cavallo tra il 1597 e il 1598. Abile, intelligente e seducente Don Giovanni de’ Medici è il comandante in capo dell’artiglieria e governatore del porto di Livorno nonché comandante in capo della flotta granducale. 

Don Giovanni gode del favore e della stima del fratello Ferdinando I de' Medici. Il Granduca e la moglie Cristina di Lorena, infatti, ripongono massima fiducia nel suo operato. 

Grazie alle leggi livornine emanate da Ferdinando I, Livorno è un porto florido e lo sviluppo economico della città si ripercuote positivamente sulle finanze dell’intero Granducato. Molti sono i governi che, per dare respiro alle loro casse vuote, ricorrono ai Medici per ottenere prestiti.

Rendendosi conto di non poter ottenere alcun aiuto finanziario da parte del Granducato, qualcuno si vede costretto a giocarsi il tutto per tutto ricorrendo al ricatto e all’estorsione pur di salvarsi dalla bancarotta. Non sarà facile scoprire chi tra coloro che sono vicini alla Corte sta tramando nell'ombra con il nemico.

Non tutti i protagonisti di questo romanzo sono davvero esistiti, ma si integrano perfettamente con i personaggi storici reali.

Per rispetto della verità storica, sarebbe stato però apprezzato l’inserimento di un’appendice che evidenziasse chiaramente quali siano gli elementi di pura invenzione.

Alcuni personaggi, tra cui Juan Batista de Granara y Aragon, il fratellastro di Don Giovanni, sono senza dubbio opera di fantasia. Molto rimaneggiata risulta anche la storia della madre di Don Giovanni, Eleonora degli Albizzi, che nella realtà venne costretta a un matrimonio riparatore e in seguito, ripudiata dal marito per tradimento, costretta a entrare in convento.

Al di là della fervida fantasia dell’autrice che è decisamente un punto di forza del romanzo, la trama poggia anche su solide basi storiche. Abbiamo già detto delle leggi livornine, ma ci sono molti altri punti di contatto con la storia. Ad esempio, senza voler anticipare nulla per non rovinare la suspense, è argomento centrale della narrazione la rappresentazione teatrale della Dafne di Jacopo Peri su libretto di Ottavio Rinuccini che venne realmente composta in quegli anni e in seguito rappresentata a Palazzo Pitti.

Tanti sono i dettagli e gli elementi atti a rendere realistica la trama. Un esempio ne è la minuziosa descrizione di alcuni gioielli che possiamo ancora oggi ammirare nel Tesoro dei Granduchi.

“L'oro dei Medici“ è un giallo storico ben congeniato e dalla trama avvincente, capace di catturare l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine grazie alla presenza di personaggi seducenti e a una ambientazione molto interessante.

Assolutamente confermata la buona impressione avuta leggendo “L’eredità medicea”.


 


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