domenica 27 marzo 2022

“La vita quotidiana a Firenze ai tempi di Lorenzo il Magnifico” di Pierre Antonetti

L’immagine che tutti noi abbiamo della Firenze dell’epoca di Lorenzo il Magnifico è quella di una città ricca e caratterizzata da un grande fermento culturale.

Pierre Antonetti in questo libro che potete trovare in libreria edito da BUR oppure in edicola come seconda uscita della collana “Biblioteca della storia. Vite quotidiane” del Corriere della Sera, si pone l’intento di ricostruire nella maniera più autentica possibile quella realtà piena di contrasti che caratterizzò la Città del Giglio in quegli anni.

Sulla figura di Lorenzo il Magnifico la storiografia ha fatto talvolta emergere delle ombre: Pierre Antonetti cerca, attraverso l’analisi degli aspetti quotidiani della Firenze del tempo, di fare luce anche sulla personalità e sull’opera di questo illuminato “sovrano” divenuto leggenda nell’immaginario collettivo.

Ogni aspetto della vita quotidiana della Firenze del Quattrocento viene inserito all’interno di un quadro più ampio e soprattutto quando si tratta di argomenti che riguardano la politica e l’economia questi vengono affrontati facendo le giuste premesse, rifacendosi cioè alla storia dei secoli precedenti e all’eredità anche culturale lasciata dai predecessori a Lorenzo. Egli sotto moltissimi aspetti fu l’esponente di maggior spicco della sua famiglia, ma ci furono campi in cui altri brillarono maggiormente ed è il caso del banco dei Medici il cui apice era stato raggiunto sotto la guida di Cosimo il Vecchio.

Molti i temi trattati: la città e le famiglie che si contendevano il potere, l’edilizia, la vita politica e la trasformazione degli organi istituzionali, la società e le differenze di classe, il mondo del lavoro e i salari, la schiavitù, la banca e le valute e, infine, un ampio sguardo sul mondo della cultura, delle feste e dei giochi.

Si fa riferimento agli scritti del Magnifico mettendo in evidenza che, per quanto essi fossero di pregevole qualità, il giudizio su di questi nel corso dei secoli sia stato influenzato con ogni probabilità dalla grandezza dell’uomo di Stato che egli indubbiamente fu.

Ampio spazio è poi dato agli artisti e alle loro botteghe, puntualizzando che la figura dell’artista libero di esprimere la propria arte, di scegliere i temi e lo stile era ben lungi da quello che intendiamo noi oggi. L’artista di quei tempi era pur sempre una specie di artigiano e, per quanto talvolta amico del committente, come ne caso di Donatello e Cosimo de’ Medici, non avrebbe mai potuto aspirare a quel rango di cittadino influente che gli avrebbe permesso di  dedicarsi alla direzione degli affari pubblici.

Anche le appendici del libro trattano temi e approfondimenti di notevole interesse che integrano quanto già esposto nelle precedenti pagine; tra gli argomenti più rilevanti: l’antisemitismo, la prostituzione e l’omosessualità.

L’esposizione molto discorsiva rende la lettura veramente piacevole, inoltre il testo è molto ben documentato come si evince dalle note a piè di pagina e dall’ampia bibliografia riportata al termine del volume.

Un libro interessante, di qualità e mai ripetitivo o noioso. Una lettura assolutamente consigliata per conoscere più a fondo questo affascinante periodo storico.

 



 

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