William Charlemagne
Stanlake, Visconte di Wingrave, sta per battersi in duello: a voler
soddisfazione è Lord Elberton, marito tradito e non molto compiacente.
Il giovane Will non è nuovo a queste imprese, nei suoi venticinque anni di età ha infatti
già collezionato una sfilza di amanti e un figlio bastardo.
In verità suo
desiderio sarebbe stato arruolarsi per servire il proprio Paese, ma dal momento
che il tirannico padre gli ha impedito di coronare il suo sogno, la vita di Will ha imboccato tutta un’altra
strada se non altro proprio per rappresaglia verso il dispotico genitore.
Con la morte del
fratello maggiore Will si è ritrovato ad
essere l’unico erede maschio e il
Conte di Marstone non può permettersi che accada qualcosa a quello scapestrato
del suo secondogenito che sembra divertirsi a mettere continuamente in
pericolo la successione del casato.
È giunto quindi il
momento che Will si sposi e la scelta
del Conte ricade su Connie. La giovane è figlia di un barone che, ben
lieto di concederla in moglie ad un Visconte, non si fa alcuno scrupolo per i sentimenti della figlia considerandola un semplice oggetto di sua proprietà da
usare a proprio piacimento.
Will e Connie si incontreranno per la prima volta in chiesa
proprio il giorno delle nozze. Riusciranno i due giovani a trovare un’intesa?
Un matrimonio di convenienza può trasformarsi in un matrimonio d’amore?
Will si rivelerà un personaggio molto diverso da quello che potrebbe
apparire nelle prime pagine. Egli stesso non approva il proprio stile di vita
dissoluto e la vicinanza di Connie farà
emergere il suo vero carattere. Il Visconte di Wingrave, futuro Conte di
Marstone, è in realtà un uomo sensibile
e giusto, contraddistinto da un profondo senso dell’onore è un uomo che non si sottrae
mai al suo dovere sia verso il suo Paese che verso il prossimo.
Connie è solo all’apparenza una ragazza mite e remissiva, in verità come ogni
eroina che si rispetti, è invece una donna forte e determinata che non si lascia scoraggiare dagli eventi ed è
sempre pronta a combattere per ciò in cui crede e per difendere coloro che ama.
Primo volume della
collana Regency edita dalla Vintage
Editore “Per l’uno e per l’altra” è un
romanzo che strizza indubbiamente l’occhio ai romanzi di Jane Austen, ma ancora
di più a quelli di Georgette Heyer.
In questo libro di
Jayne Davis ritroviamo tutte le tipiche
tematiche che contrassegnarono l’epoca in cui la storia è ambientata, dalla
primogenitura alle rigide convenzioni sociali, dall’umiliante ruolo della
donna considerata una semplice merce alla vilipesa condizione femminile più in generale,
ma in questo romanzo troviamo anche
l’elemento avventuroso che richiama alla mente i libri della bellissima saga
dei Poldark nata dalla penna Winston Graham e di cui spesso vi ho parlato.
La trama di questo libro
si presterebbe benissimo anche per una
trasposizione cinematografica, una serie tv come Sanditon, che ho amato
moltissimo, o come la tanto discussa Bridgerton; non stupisce affatto che Jayne
Davis sia anche una scrittrice di fiction.
L’elemento avventuroso aggiunge brio al racconto rendendo la lettura davvero scorrevole; le 550 pagine volano via e senza rendersene conto ci si ritrova a leggere l’ultima riga dispiaciuti di dover lasciare andare i nostri beniamini.
Nessuna paura però perché questo è solo il primo volume di una trilogia. In realtà i tre volumi sono autoconclusivi, nessun finale aperto che ci costringa a leggere anche gli altri romanzi, ma è comunque bello sapere che, se ne sentissimo la necessità, la famiglia Marstone sarebbe pronta ad accoglierci con altre due nuove avvincenti avventure.
Difficile resistere…
Questo sembra un post inaspettato sul tuo blog...
RispondiEliminaDevo ammettere di avere immediatamente pensato a Georgette Heyer. Hai mai letto niente di suo? Io lessi diversi romanzi e ne ho ancora parecchi in cui immergermi. Sono molto ben scritti.
Riguardo a Per l'uno e per l'altra, non credevo fosse così lungo.
Lo so che sembra un po' inaspettato ma in verità amo molto questo genere di letture. Negli ultimi anni ammetto di essermi un po' distratta e mi sono dedicata ad altri generi.
EliminaSo che ti stupirò ma della Heyer ho letto ben venti romanzi!
Grande Elisa!
EliminaIo apprezzo molto la scrittura di Georgette Heyer e credo che l'autrice si sia davvero impegnata nella ricerca per scrivere i romanzi che ambientò nel periodo Regency. Ho anche The private world of Georgette Heyer che, sostanzialmente, è un libro che parla della scrittura dei suoi romanzi.
Intendevo scrivere: Georgette Heyer's Regency World di Jennifer Kloester.
RispondiEliminaSembra davvero interessante, ma ad una prima occhiata mi sa che in edizione italiana non ci sia. Devo controllare meglio.
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