IL LIBRO DEI SETTE
SIGILLI
di
Barbara
Bellomo
SALANI
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Margherita Mori è una scrittrice
divulgativa, una studiosa di storia e archeologia.
Un giorno si imbatte in un manoscritto redatto nel diciassettesimo
secolo da Haley McGrath, priore di una confraternita di Dublino.
Tale manoscritto narra la storia di un libro profetico trovato
da una bambina di nome Aicha nel 1191 nel deserto nella Giudea e più
precisamente tra le rovine della città di Masala.
Il
libro, un piccolo volume dalle pagine di ferro e dalle dimensioni di una mano, conterrebbe
le profezie della profetessa Anna,
vissuta al tempo di Cristo e ricordata nel Vangelo secondo Luca.
Un testo profetico con sette sigilli, in
verità, è ricordato anche nel Nuovo Testamento, nell’Apocalisse di Giovanni.
Ispirata da questa storia Margherita
Mori scrive il suo primo romanzo
intitolato “Il libro delle profezie”.
Quello che all’apparenza sembrerebbe solo un innocuo romanzo di fantasia ispirato
ad antiche fonti, si rivelerà esser invece qualcosa di molto diverso e
pericoloso anche per la sua stessa autrice.
Margherita si ritroverà al centro delle
mire di un misterioso Ordine il cui
intento è quello di scovare il Libro dei sigilli con lo scopo di provocare la
caduta della Gerusalemme terrena e l’avvento della Gerusalemme celeste.
In questa avventura Margherita Mori conoscerà
molte persone e molte di queste cadranno vittime dell’Ordine che le dà la
caccia.
La situazione si complicherà sempre più tanto
che per Margherita diventerà davvero difficile capire di chi potersi fidare.
Chiunque
potrebbe essere il traditore:
il tenente dei Ros, la scontrosa e sgarbata Erika Cipriani, oppure il tenente dei Carabinieri Daniele Landi, sempre così gentile e
premuroso? E perché no? magari il timido Vincenzo
Busi, il gesuita allievo di Padre Costarelli? E se invece il traditore fosse proprio il bel
pianista dagli occhi blu? Alessandro
Luzi, il nuovo amore di Margherita?
La protagonista, Margherita, è un personaggio che ispira subito simpatia nel lettore
e scatena in lui un immediato istinto di protezione.
Margherita è una donna a cui non piace
stare al centro dell’attenzione, non è interessata alle interviste, ai giornali
e alle comparsate nelle varie trasmissioni televisive, del suo lavoro di
scrittrice, ella apprezza soprattutto il tempo che può trascorrere da sola a scrivere
nel suo studio immaginando una realtà diversa dalla propria.
È affetta da ipermnesia ovvero è in grado di ricordare ogni singolo dettaglio della propria
vita; un segreto, questo, che non ama condividere con gli altri.
Questa sua capacità di ricordare ogni
cosa l’ha portata nel corso degli anni ad isolarsi dal resto del mondo divenendo
per lei sempre più difficile riuscire a convivere con il ricordo di fatti
dolorosi che, seppur accaduti tanti anni prima, per lei purtroppo sono
destinati a mantenere immutata la loro intensità.
Margherita è una donna molto intelligente e solo all’apparenza una
donna fragile, dimostrerà infatti una forza ed una determinazione non
comuni quando si troverà a dover affrontare ogni tipo di rischio e pericolo.
Erika
Cipriani è l’altro personaggio femminile del libro che divide la scena con Margherita.
Il tenente Cipriani, al contrario di
Margherita, si presenta come una donna fredda e risoluta, ma nonostante un
carattere alquanto intrattabile, saprà
dimostrarsi una persona affidabile e
degna di fiducia.
La narrazione si svolge su diversi piani narrativi: la storia
principale, la storia del ritrovamento del libro da parte di Aicha, la storia
di Anna, la storia di Rachele e infine la storia ambientata nella Roma occupata
dai nazisti.
Filo
conduttore di tutte queste storie ovviamente il libro delle profezie di Anna.
Barbara Bellomo è stata davvero brava a
tessere le fila di una trama così intricata e complessa che, nonostante i numerosi
salti spazio-temporali e i numerosi personaggi, risulta sempre scorrevole e fluida, mai
incomprensibile o di difficile lettura.
“Il libro dei sette sigilli” è un
romanzo che si legge tutto d’un fiato,
mai scontato, dove tutto può accadere perché nulla è mai come sembra, c’è sempre un colpo di scena ad attendere
il lettore che non può non restare avvinto dal ritmo incalzante e dalla trama adrenalinica degna dei migliori
romanzi thriller nati nel corso degli anni sulla scia de "Il codice Da Vinci" di Dan Brown, il più famoso di tutti.
Confesso di non aver mai letto Il codice Da Vinci, che hai nominato tu, ma a me è venuto in mente Il pendolo di Foucault di Umberto Eco.
RispondiEliminaNota a margine: un altro romanzo nel romanzo!
Ho sempre considerato Il codice Da Vinci il bestseller da cui poi si è sviluppato tutto un filone di romanzi di questo genere.
EliminaAll'epoca mi era piaciuto molto, gli altri libri di Dan Brown non mi sono piaciuti altrettanto, qualcuno di più, altri meno. Per curiosità però li ho letti tutti.
Mi sono chiesta spesso se alla fine Il codice Da Vinci non abbia colpito tutti proprio perché una novità.
Confesso il mio peccato: non ho mail letto Il pendolo di Foucault! A dire il vero di Umberto Eco ho letto solo Il cimitero di Praga.
@Elisa
RispondiEliminaMmm... mi ispira moltissimo! Bellissima recensione!
Grazie! :-)
EliminaSono sempre molto prevenuta quando leggo un libro di questo genere perché spesso li trovo scontati, ma questa storia mi è piaciuta molto e sono contenta che si capisca dalla recensione.