I MEDICI
di Stefano e Vincenzo Giannetti
Angelo Pontecorboli Editore
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La storia della famiglia Medici è così affascinante e varia da sembrare quasi un romanzo.
I Medici hanno dominato la storia di
Firenze e non solo per quasi quattro secoli e la loro influenza
sull’arte è stata davvero vasta.
Grandi mecenati, amanti della
letteratura, della pittura e della scienza, appassionati collezionisti, i Medici misero a disposizione le loro
immense ricchezze a favore del sapere e delle arti.
Il libro di Stefano e Vincenzo Giannetti
non vuole certamente essere, per stessa ammissione degli autori, un esaustivo
saggio sui Medici poiché sarebbe ovviamente impossibile condensare la loro storia in così poche pagine, ma piuttosto l'opera deve intendersi come un omaggio
a questa potente e gloriosa famiglia.
Ecco proprio in quest’ottica deve essere
affrontato questo volume. Ho letto diversi libri sull’argomento e chi segue il
mio blog, sa che ultimamente mi sono molto appassionata alla storia di questa dinastia.
Il libro dei Giannetti è un un’opera molto valida per chi desidera
avvicinarsi per la prima volta alla materia e magari, partendo proprio da queste pagine, dedicarsi a letture più specifiche per approfondire alcuni argomenti o le vicende della vita di
uno o più esponenti della famiglia.
Inoltre può essere un libro utile per
fare il punto su quanto si è appreso precedentemente e trovare spunti per
verificare alcune teorie e perché no, vagliare anche tesi diverse.
Nel corso dei secoli la famiglia Medici
ha sempre diviso molto l’opinione pubblica tanto che spesso i fatti storici che
li riguardano sono a noi giunti molto distorti a seconda che questi venissero
raccontati ed elaborati da loro detrattori oppure da persone a loro favorevoli.
Un esempio su tutti è la vicenda di Isabella de’ Medici, la
figlia di Cosimo I che si dice fosse stata uccisa, per la precisione
strangolata, dal marito Paolo Orsini.
Il libro di Stefano e Vincenzo Giannetti
sostiene apertamente questa tesi, ma recentemente ho letto un altro libro intitolato “L’onore perduto di Isabella de’ Medici” dove l'autrice, Elisabetta Mori, si dichiara di tutt'altro avviso sulla vicenda.
Se vogliamo trovare difetti al libro direi
senza dubbio l’assenza di una bibliografia,
un elenco di opere consultate dagli autori potrebbe infatti essere molto utile
ad un lettore interessato ad eventuali approfondimenti, e inoltre una certa approssimazione nelle didascalie delle
opere riportate (dipinti, stampe, vedute ecc.) in quanto per la maggior
parte mancanti di indicazioni sulla loro collocazione.
Nell’insieme però “I Medici” è davvero un
libro gradevole, ben scritto e dalla veste grafica piacevole ed elegante.
Un’opera
utile a chiunque voglia conoscere le vicende degli esponenti della famiglia, uomini e donne
che, innamorati della propria città e grazie alla potenza conferita loro dalla
ricchezza e dall’amore per l’arte, fecero di Firenze quella grande città di cui
noi tutti abbiamo letto, studiato e di cui ancora oggi riecheggiano i fasti nelle
opere d’arte giunte fino a noi.
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