domenica 2 giugno 2019

“Il sentiero dei profumi” di Cristina Caboni


IL SENTIERO DEI PROFUMI
di Cristina Caboni
GARZANTI
Fin da piccola Elena Rossini ha dovuto fare i conti con la solitudine e l’insicurezza.

Abbandonata ancora bambina da una madre che le aveva preferito l’amore di un uomo che non accettava quella figlia non sua, Elena era stata cresciuta dalla nonna materna.

Lucia Rossini aveva trasmesso alla nipote la conoscenza di un’arte antica, quella della profumeria, e lo aveva fatto all’interno del laboratorio di famiglia a Firenze, quel laboratorio che apparteneva alle Rossini da più di tre secoli.

Oggi Elena ha ventisei anni e di nuovo si trova a dover affrontare il tradimento e la separazione.

Ha appena scoperto che il suo fidanzato la tradisce e la scoperta è avvenuta nel peggiore dei modi ovvero cogliendo il traditore sul fatto.

Quella relazione nella quale aveva investito tutto sia emotivamente che economicamente si è rivelata essere per lei l’ennesimo fallimento e così, dopo un primo momento di smarrimento, la giovane donna accetta la proposta dell’amica Monie e si trasferisce a Parigi.

Qui Elena imparerà a fare i conti con il passato, ad affrontare le sue insicurezze riscoprendo se stessa e le sue origini.

Conoscerà molte persone ognuna delle quali in modi molti diversi contribuirà alla sua crescita personale, rendendola una persona diversa, più matura e sicura di sé.

Ma a Parigi Elena farà sopratutto l’incontro che cambierà per sempre la sua vita: grazie a Cail, un uomo schivo e gentile, la giovane donna tornerà a credere nell’amore ritrovando la fiducia in se stessa e nel prossimo.

“Il sentiero dei profumi” è il primo romanzo di Cristina Caboni.

Come per gli altri romanzi la storia della protagonista è legata ad un evento del passato, in questo caso a fare da filo conduttore è la ricerca del profumo perfetto creato da Beatrice, l’antenata di Elena, tre secoli prima.

A differenza degli altri due libri di cui vi ho parlato in altri post “La rilegatrice di storie perdute” e “La stanza della tessitrice” in questo romanzo d’esordio non c’è il doppio piano narrativo, tecnica della quale Cristina Caboni dimostrerà successivamente di essere una vera maestra.
                                         
Beatrice Rossini è un personaggio intrigante e gli accenni alla sua appassionante storia lasciano sfortunatamente il lettore con il desiderio inappagato di sapere qualcosa di più sulle vicende di questa donna così affascinante vissuta in un’epoca lontana e sul suo amore sfortunato.

Ogni libro di Cristina Caboni è incentrato sulla professione della sua protagonista e, grazie a scrupolose ricerche, l’autrice riesce sempre a condurre il lettore in un mondo a lui sconosciuto, un mondo ricco di dettagli che si svela pagina dopo pagina ai suoi occhi.

Se con “La rilegatrice di storie perdute” abbiamo fatto la conoscenza del mondo dei libri antichi e dell’arte della legatoria e con “La stanza della tessitrice” siamo diventati esperti di stoffe e tessuti, ne “Il sentiero dei profumi” l’autrice ci conduce per mano nel magico mondo della profumeria e lo fa con la grazia e la passione che sempre contraddistinguano la sua scrittura.

Lidia Catalano (ttL – La Stampa) ha giustamente scritto che le atmosfere del romanzo ricordano quelle di "Chocolat" di Joanne Harris e se vogliamo essere più precisi questo lo si avverte soprattutto nelle pagine in cui Lucia è intenta a spiegare alla nipote che il profumo non è qualcosa che si sceglie. Il profumo è il sentiero. Percorrerlo significa trovare la propria anima.

Il libro indubbiamente ha anche alcune analogie con un altro romanzo che ho amato moltissimo intitolato “Il linguaggio segreto dei fiori” di Vanessa Diffenbaugh; così come al termine di questo romanzo si trova un dizionario sul significato di ogni fiore, al termine del romanzo di Cristina Caboni è presente un  interessante dizionario dei profumi.
I due romanzi però hanno in comune tra loro molto più di questo, entrambi ad esempio hanno la capacità di riuscire a commuovere il lettore attraverso il racconto di una storia profonda e potente.

Elena è una donna fragile, insicura e timida, ma al momento giusto sa trovare la forza e la determinazione necessari per cambiare.

Il punto di forza dei romanzi di Cristina Caboni sta tutto in questa sua capacità di saper raccontare con delicatezza e sentimento storie sull’insicurezza dell’animo umano e sul coraggio di affrontare questa stessa insicurezza, trasmettendo al lettore positività e speranza.

“Il sentiero dei profumi”, come tutti le storie di questa autrice, è un romanzo in grado di stupire, emozionare e coinvolgere il lettore conquistandolo fin dalle prime pagine.





Nessun commento:

Posta un commento