IMPARIAMO AD AMARE
di Marina Panatero e Tea Pecunia
CAIRO EDITORE |
L’amor che move il sole e
l’altre stelle con
questo splendido verso Dante terminava la sua Divina Commedia.
Ma cose è l’amore? Tutti ne abbiamo più o meno un’idea ed è
proprio in base a quella nostra idea che noi misuriamo l’autenticità o meno dei
nostri affetti e dei sentimenti degli altri nei nostri confronti.
Purtroppo
però tutto questo non basta, tanto che spesso, troppo spesso, ci ritroviamo a dover fare i conti con le delusioni
e i fallimenti per le nostre aspettative disattese o, ancora peggio, ci ritroviamo ad interrogarci su quali siano le cause e
gli errori da noi commessi.
Marina
Panatero e Tea Pecunia con il loro libro hanno deciso di offrire a tutti noi
una “bacchetta magica” per imparare ad amare
nel modo corretto, svelandoci il segreto per vivere relazioni sane e felici.
La
”bacchetta magica” però per funzionare deve essere usata e allora, se vogliamo
davvero avere dei risultati, dobbiamo iniziare subito, senza perdere tempo, a
mettere in atto i loro preziosi consigli.
Per
chi tra voi si starà chiedendo in cosa
consista questo possente antidoto contro le emozioni negative, la paura, il
rancore e l’insicurezza, glielo svelo subito: è la meditazione.
Ebbene
sì, perché secondo le autrici di questo libro, e chi di voi ha già letto alcuni
miei precedenti post ed in particolare quello dedicato ad un altro interessante
volume di Marina e Tea intitolato “Lascia andare!”; ebbene dicevo, chi di voi
li ha già letti, sa che Marina e Tea ritengono che la meditazione sia un vero
toccasana per la mente e per il corpo, perché la meditazione permette di trovare un proprio equilibrio interiore
fondamentale per ritrovare se stessi.
Ritrovare
se stessi, capire davvero quali sono i nostri desideri, spogliarsi definitivamente degli strati di stracci, come li chiamano Marina e Tea, che ci si sono incollati
addosso nel corso degli anni è fondamentale per la nostra rinascita emotiva.
Ma
cosa sarebbero questi stracci? Sono
tutte quelle aspettative, quelle richieste, quelle imposizioni che spesso subiamo
passivamente pensando sia necessario per essere accettati dal prossimo, sono tutte quelle maschere che indossiamo, una
diversa per ogni occasione, che con il passare del tempo neppure noi
riusciamo più a riconoscere.
Il
libro si divide sostanzialmente in due parti: una prima parte intitolata “Tu e te stesso” ed una seconda parte dal
titolo “Tu e gli altri”.
Nella prima parte tutte le meditazioni suggerite sono
finalizzate ad aiutarci a riscoprire il nostro vero io, ad imparare a smettere di autosabotarci e a ritornare ad amarci per come siamo
davvero con la nostra splendida unicità.
Amare
noi stessi, essere un po’ più egoisti non significa necessariamente ferire il
prossimo, ma smettere di annullarsi e svendersi per compiacerlo, questo sì.
L’amore non è annullamento
di se stessi perché quell’attenzione che si ricevere quando ci si annulla non è
vero amore.
Perché l’amore non è
dipendenza: qualunque cosa distrugga la nostra libertà non è amore.
Nella seconda parte del
libro invece le meditazione così come i suggerimenti sono atti a cercare di
fare sì che le relazioni con il prossimo, che sia questo un partner, un familiare o un amico,
possano essere relazioni soddisfacenti, sane e felici.
Tutti
sono convinti di conoscere l’altra persona, ma la verità è che nessuno conosce davvero nessuno.
L’unica
cosa che davvero conosciamo sono i punti
deboli dell’altro e ognuno di noi è abile, chi più chi meno, a sfruttare
queste conoscenze per ferire il prossimo nei momenti di crisi o semplicemente
per ottenere dall’altro quello che desideriamo da lui.
Spesso
tendiamo a pretendere dagli altri
qualcosa che questi non possono darci e ciò non è perché essi siano
necessariamente persone egoiste o cattive, ma semplicemente perché il loro
background emotivo e di crescita è diverso dal nostro.
Il dialogo è l’unico
strumento che noi abbiamo per conoscere il prossimo e farci conoscere, ma dobbiamo fare attenzione a come si
usano le parole, il modo di porsi nei confronti dell’altro è fondamentale.
Oltre
ad interessanti suggerimenti su come confrontarsi con il partner, Marina e Tea danno utili spunti anche su
come rapportarsi con i propri figli siano questi ancora piccoli o già
adolescenti.
Non
bisogna mai infatti dimenticare che anche un bambino ha una sua personalità già
definita e completa e proprio per questo non si deve mai cercare di cambiare la
sua natura, la sua essenza perché il risultato sarebbe devastante.
Gli esercizi di
meditazione suggeriti nel libro sono di due tipi: esercizi di meditazione formale e meditazione
informale.
Quale la differenza?
La meditazione formale è quella che si esercita quando si
decide di ritagliarsi un po’ di tempo per se stessi e alla quale ci si dedica
ogni giorno con regolarità.
La meditazione informale invece consiste nel praticare piccoli
esercizi di consapevolezza durante la giornata, molto più duttile, la
meditazione informale può essere praticata ovunque in mezzo alla folla come nel
silenzio più totale, per un solo minuto o per un’ora intera.
L’ideale
sarebbe integrare sempre i due tipi di meditazione.
La
meditazione formale non richiede alla fine moltissimo tempo, bastano solo dieci minuti al giorno per ventuno
giorni per avvertire già i primi concreti benefici.
E
allora cosa aspettiamo a regalarci questa coccola di benessere?
A
cura di Marina Panatero e Tea Pecunia vi suggerisco anche:
Nessun commento:
Posta un commento