LA DAMA DEI MEDICI
di Jeanne Kalogridis
NEWTON COMPTON EDITORI
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“La
dama dei Medici” è ambientato nella
Firenze di Lorenzo il Magnifico, ma la protagonista non è un’esponente
della splendente corte rinascimentale medicea, come ci suggerirebbe il titolo, bensì
una ragazza del popolo.
Firenze
è stata scomunicata da papa Sisto IV in
aperto contrasto con Lorenzo de’ Medici; la guerra è alle porte e, come
sempre in questi frangenti, sono proprio i più indigenti ad essere maggiormente
colpiti trovandosi a dover subire un aggravamento delle già pessime condizioni
di vita in cui versano.
Giuliana era stata
abbandonata in fasce dinnanzi all’Ospedale degli Innocenti e qui era rimasta fino a quando, ormai
cresciuta, aveva dovuto lasciare la struttura per raggiunti limiti di età.
Dopo essersi rifiutata di
sposare il pretendente propostogli dalle suore, un anziano conciatore due volte vedevo e padre di diversi
figli, Giuliana, completamente
abbandonata a se stessa, tira ora avanti campando di espedienti e di piccoli
furti.
A farle compagnia ci sono Tommaso,
un orfano di sei anni, la cui madre era morta di peste dinnanzi ai suoi occhi, e Cecilia, di pochi anni più grande di Giuliana, per lei più che un’amica quasi una sorella, conosciuta ai tempi dell’orfanotrofio.
Giuliana, travestita da ragazzo, una sera come tante
altre, sta tendendo il “tranello”
insieme a Tommaso a quello che in apparenza sembra essere un innocuo ed anziano
signore, ma qualcosa va storto e mentre
Tommaso riesce a scappare, Giuliana viene invece arrestata.
La ragazza, con il
consenso del gendarme, riesce a sottrarsi alla prigione e viene portata via
dall’uomo che aveva cercato di derubare.
L’anziano
signore però si rivelerà essere un uomo molto diverso da quello che Giuliana
aveva immaginato.
Ser Giovanni, il cui vero
nome è in realtà Abramo, proporrà a Giuliana di lavorare per lui; quello che le viene richiesto di
eseguire è un compito rischioso e pericoloso, ma anche molto ben retribuito.
La proposta dell’uomo è una
di quelle proposte irrinunciabili, ma non sarà solo il ricco compenso che indurrà
la ragazza ad accettare di collaborare con lui.
Quando
Giuliana era stata abbandonata aveva con sé un talismano d’argento, un talismano molto raro e prezioso, un
talismano creato per lei dal leggendario Mago di Firenze.
Questo
disco d’argento con la raffigurazione del marchio del Mago, un piccolo sole e una luna congiunti, racchiudere in sé un prezioso segreto.
Sarà
proprio grazie a questo oggetto che non solo Giuliana avrà la possibilità di
scoprire l’identità dei suoi genitori, ma anche di aiutare i Medici e la città
di Firenze.
Giuliana è una ragazza
intraprendente, fiera e determinata;
è solita atteggiarsi a dura, ma in realtà la sua è solo una maschera che
indossa per cercare di non soffrire.
Giuliana
è spaventata dalla possibilità di perdere le persone a lei care, ha paura
dell’abbandono e così cerca di chiudere il suo cuore senza però riuscirci mai completamente.
Non esita a definire se stessa una
ladra, un’eretica, una peccatrice, però allo stesso tempo non perde occasione per sottolineare di essere una persona leale.
L’amore
per Giuliana è qualcosa che esiste solo per spezzare il cuore, mentre la lealtà
è un’altra questione, la lealtà per Giuliana è sinonimo di onore.
Giuliana si dichiara leale
in particolar modo verso Lorenzo de’ Medici; come ogni povero, anche lei è furiosa con lui per le
condizioni in cui versa la popolazione, ma gli resta comunque fedele perché per
lei essere leale verso Lorenzo significa essere leale verso la sua città; per
Giuliana Lorenzo il Magnifico e Firenze sono infatti la stessa cosa.
Il romanzo è un’opera di
pura fantasia i cui personaggi per quanto affascinanti e veritieri non hanno
alcuna attinenza con la realtà.
Gli
unici personaggi reali sono Lorenzo de’ Medici e sua madre Lucrezia Tornabuoni, ma nulla di reale vi è
nell’intreccio narrativo che li lega alla vita della protagonista del romanzo.
Il libro di Jeanne Kalogridis
è una lettura piacevole che si contraddistingue per la sua trama intrigante,
per la sua minuziosa ambientazione storica e per i suoi personaggi affascinanti
e ben caratterizzati.
Da
sottolineare inoltre la magistrale capacità
dell’autrice nell’indurre il lettore a calarsi direttamente nella storia
attraverso un’accurata descrizione della topografia della città.
Grazie
a questa infatti il lettore si ritrova catapultato nella Firenze medicea sulle
tracce dei vari personaggi per assistere quasi in prima persona alle loro
imprese; con loro si aggira dalle parti della Chiesa di San Lorenzo, si
sofferma ad ammirare le bellezze del Duomo e del Battistero, percorre Via dei Calzaiuoli e la Via Larga (oggi
insieme all’antica Via San Leopoldo divenuta Via Cavour), passa davanti a
Palazzo della Signoria, attraversa Ponte Vecchio per dirigersi verso Borgo San
Iacopo.
“La
dama dei Medici” potrebbe rientrare come genere, se non fosse per la sua
ambientazione nel Rinascimento italiano, tra i romanzi cosiddetti di “cappa e
spada” di cui il bello e tenebroso
maestro di spada Niccolò potrebbe essere un protagonista perfetto.
Il
libro di Jeanne Kalogridis è un romanzo avvincente, suggestivo e coinvolgente;
una lettura che ha confermato la buona impressione che mi ero fatta di questa
autrice quando qualche tempo fa avevo letto “La sposa dell‘inquisitore” edito
da Longanesi.
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