LA LUNA NERA
di Winston
Graham
SONZOGNO |
Demelza
e Ross hanno ritrovato la loro complicità, gli affari prosperano e la tranquillità sembra finalmente tornata a
Nampara.
Elizabeth
ha dato alla luce l’erede tanto atteso dagli Warleggan e, nonostante l’odio mai
placato, la tregua stretta tra George e
Ross almeno per il momento sembra reggere se pur appesa ad un filo sottile.
La
guerra tra la Francia e l’Inghilterra però continua ad infuriare ed
inevitabilmente le ripercussioni del conflitto si abbatteranno sulla vita di
tutti loro.
Il dottor Enys cadrà
prigioniero dei Francesi e Ross non potrà che accorrere in soccorso dell’amico mettendo così a repentaglio non solo la
propria vita, ma anche la serenità familiare.
Nel
frattempo, nuovi personaggi fanno il loro ingresso sulla scena, tra questi i
fratelli Carne.
Alla
morte del padre, infatti, Sam e Drake
decidono di chiedere aiuto alla sorella Demelza che non esita a convincere il
marito a dare loro un’opportunità assumendoli alla miniera.
Intanto
a Trenwith, George Warleggan ha persuaso
la moglie ad affidare Geoffrey Charles, il figlio nato dal primo matrimonio di
Elizabeth con Francis Poldark, ad una governante.
La
scelta ricade su una cugina di Elizabeth, la
diciassettenne Morwenna, la cui famiglia versa in condizioni economiche
piuttosto critiche dopo la morte del padre della ragazza.
I
fatti narrati in questo quinto libro della saga dei Poldark corrispondono alle
vicende raccontate nella prima parte della terza serie televisiva della BBC
tratta dai romanzi di Winston Graham.
Nonostante la versione della BBC sia molto affine alla
narrazione del romanzo, discostandosi da questa solo in alcuni punti con
l’unico scopo di meglio adattarsi alla trasposizione televisiva, la lettura
risulta comunque molto interessante e coinvolgente anche qualora si siano già
viste le puntate in tv.
La
scrittura di Graham è una scrittura
lineare e scorrevole e la caratterizzazione dei personaggi è così minuziosa
che è un piacere poter approfondire aspetti del loro carattere che, come ho già
evidenziato precedentemente nelle recensioni dedicate agli altri romanzi della
saga, in televisione tendono sempre a risultare necessariamente più
approssimativi e superficiali.
Leggendo
il libro si ha quindi spesso la percezione che alcuni particolari della
personalità di ognuno di loro ci siano sfuggiti durante la visione ed è molto
interessante quindi poterne indagare e approfondire la psicologia.
I personaggi che abbiamo
conosciuto negli scorsi capitoli della saga confermano le nostre precedenti
impressioni:
l’ottimista Demelza che qualunque
sia la situazione riesce a scovare sempre dieci ragioni per apprezzare la vita,
l’anticonformista Ross sempre pronto
a lottare contro i capricci del destino,
la solita ostinata ed indipendente Caroline
Penvenen e tutti gli altri George,
Elizabeth, Verity, il dottor Enys…
senza dimenticare l’anziana zia Agatha
che avrà un ruolo fondamentale in questo quinto capitolo della saga.
Alcuni
nuovi personaggi meritano però un approfondimento.
Sam non svolge un ruolo da protagonista in
questo romanzo, ma non possiamo escludere che potrebbe avere anche lui un’interessante
storia da raccontare nei prossimi capitoli. Ha solo ventidue anni, ma sembra
più maturo della sua età; è un fervente metodista e la sua vita è tutta dedicata
a glorificare il Signore e a cercare di ricondurre sulla retta via le pecorelle
smarrite.
Ma sono soprattutto Drake
e Morwenna che, con la loro storia d’amore contrastata, intrigano il lettore e
portano nuova linfa al racconto.
Il
punto di forza della saga nata dalla penna di Winston Graham è proprio questo,
ovvero, riuscire a portare in scena sempre nuovi personaggi e nuove storie in grado di mantenere viva l’attenzione
del lettore; personaggi che interagiscono in maniera eccellente con gli altri
integrandosi perfettamente nella trama del romanzo.
Drake è un ragazzo di bell’aspetto,
irriverente e accattivante. Ricorda molto non solo nel sorriso la sorella
Demelza. È un metodista anche lui come il fratello, ma non altrettanto
estremista.
Il
suo amore per Morwenna è un sentimento puro e sincero e, pur sapendo che lei
appartiene ad una classe sociale differente, vive il suo amore in modo leale e
totalizzante, senza risparmiarsi.
Morwenna invece ricorda molto Elizabeth per
certi aspetti. È innamorata di Drake, ma come la cugina non ha la forza di
combattere per i propri sentimenti, non ha il coraggio di schierarsi contro il
mondo per difendere il proprio amore.
Inoltre,
non perde occasione per ricordare a se stessa che Drake appartiene ad una
classe sociale inferiore e non può fare a meno, nonostante l’amore che prova
per il ragazzo, di notare la sua sfacciataggine, la sua grammatica non
perfetta, i suoi abiti dimessi.
Morwenna
non ha nulla della forza, della caparbietà e dello spirito di indipendenza che
caratterizzano un personaggio entrato nel cuore di tutti noi lettori come
quello di Caroline Penvenen.
Per
stessa ammissione dell’autore la saga
dei Poldark doveva concludersi con il quarto volume. Solo alcuni anni dopo
Winston Graham sentì l’esigenza di scoprire cosa fosse accaduto ai suoi
personaggi, il risultato di tale di tale esigenza fu un quinto romanzo: “La
luna nera”.
Noi
lettori possiamo solo ringraziare la nostra buona stella che lo scrittore abbia
accettato la sfida di riprendere il racconto regalandoci così nuove imperdibili
storie sulla famiglia Poldark ambientate nella splendida cornice della
Cornovaglia.
Qui i
link dei precedenti romanzi:
-
Demelza
Ho dato un’occhiata veloce al post perché sono indietro con la lettura e non vorrei conoscere in anteprima i particolari. Il mio dubbio è di avere tra le mani, nei prossimi volumi, sono ben 12, una storia opaca e ripetitiva. Ciao
RispondiEliminaAvevo anch'io lo stesso dubbio, dodici volumi sono davvero tanti. I primi cinque volumi però hanno mantenuto tutti lo stesso alto livello. Tengo le dita incrociate per i prossimi, ma devo dire che, viste le premesse, sono molto fiduciosa.
EliminaSto apprezzando molto le varie stagioni della versione televisiva. Io e mio marito siamo anzi autentici appassionati della serie. Per quanto a volte assomigli di più a un feulleiton che a un romanzo di genere storico, credo che Graham abbia centrato il segno. Adoro Demelza, detesto Elisabeth. Penso che il cast sia perfetto, su tutti un magnifico Warleggan perfettamente nella parte.
RispondiEliminaConcordo con tutto quello che hai scritto. Come te adoro Demelza e detesto Elizabeth talmente tanto che a volte mi fa persino pena Warleggan! Secondo me ciò che rende avvincente il racconto e di conseguenza anche la serie TV è proprio la capacità di Graham di inserire sempre nuovi intriganti personaggi.
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