TERRA PERDUTA
di Ann Moore
SUPERBEAT
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Primo
romanzo di una trilogia dedicata
all’Irlanda moderna e alla diaspora dei suoi abitanti, “Terra perduta” è un
romanzo che parla di amore, rivolta, libertà ed oppressione.
Ann
Moore sceglie gli anni Quaranta del XIX secolo come punto di partenza del suo
racconto.
Alla
vigilia di una lunga carestia che metterà in ginocchio l’intero paese, la
popolazione irlandese ridotta allo stremo delle proprie forze dalla fame, dal
tifo e dalla vessatoria politica inglese, nonostante l’amore per la propria
terrà sarà costretta, suo malgrado, a lasciare il proprio paese nel tentativo
di sopravvivere.
Protagonista
di questo primo romanzo è Grace
O’Malley, tipica bellezza irlandese dagli occhi blu e dai capelli di un rosso
scurissimo, ereditati dalla madre.
La
famiglia O’Malley un tempo era padrona di una vastissima tenuta nell’Irlanda
del Nord, poi ai tempi di Giacomo II, ultimo sovrano cattolico in Inghilterra cadde
in disgrazia e fu ridotta in povertà.
Come
tutti coloro che erano appartenuti ad antiche famiglie cattoliche, ora anche
gli O’Malley sono semplici affittuari di un appezzamento di terra di proprietà
inglese.
La
terra coltivata, per lo più a patate, dalla famiglia di Patrick O’Malley è di proprietà dei Donnelly.
In un momento tanto
difficile per la sopravvivenza della famiglia, la salvezza assume le sembianze
di Bram Donnelly, secondogenito di Lord Donnelly.
Squire
Donnelly è stato “esiliato” dal padre nella contea di Cork a causa delle sue continue
e inopportune scappatelle a Londra, già due volte vedovo nonostante abbia solo
una trentina di anni, si invaghisce ad
una festa della giovanissima Grace O’Malley e decide di farne la sua terza
moglie.
Nonostante
Grace sia segretamente innamorata, e a sua insaputa corrisposta, di un amico di
infanzia, il giovane Morgan McDonagh,
accetta di sposare lo squire inglese per il bene della propria famiglia.
Il matrimonio dopo un
primo periodo in cui sembra poter funzionare, si rivela invece un totale
fallimento.
Bram
Donnelly confermerà ben presto la sua fama di uomo violento e collerico mentre
l’orgoglio irlandese di Grace, oltre all’amore per la propria famiglia e per la
propria terra, si scontrerà ben presto con l’arroganza e la superbia del marito
che non perde occasione per calpestare la vita, indegna ai suoi occhi, degli
irlandesi.
“Terra
perduta” è un’opera di grande narrativa, una prosa perfetta, un romanzo che
conquista.
Forse
un po’ faticosa la lettura delle prime pagine, ma una volta entrati nel pieno
della storia la lettura diventa scorrevole e si è completamente conquistati dalla
narrazione e dai suoi affascinanti personaggi.
Grace
O’Malley è indubbiamente l’eroina del romanzo che con la sua forza, la sua
grazia, la sua tenacia e la sua bontà, riesce a sconfiggere la miseria, la
vigliaccheria e la cattiveria del marito Bram Donnelly.
Ogni
personaggio fa rivivere attraverso la propria storia quell’antico mondo
irlandese popolato di fate e folletti, il mondo di un popolo orgoglioso del suo
passato, della sua terra e delle sue origini. Un mondo intriso di magia tenuto
in vita dalle ballate e dai canti della sua gente.
Patrick
O’Malley vive per i suoi figli e la sua terra, così come Nonna, altro ben riuscito personaggio, che con la sua esperienza riesce a tenere unita la famiglia, lei che
tutto vede e sa grazie all’antica saggezza.
I
due personaggi maschili a cui Grace è oltremodo legata sono il fratello Sean e l’amico Morgan.
Sean
nonostante i problemi fisici a seguito dell’incidente nel quale aveva perso la
vita la madre e il cui racconto apre il romanzo, è dotato di una grande forza interiore,
è intelligente e scaltro.
Morgan
invece è forte, protettivo e coraggioso; devoto a Sean, è innamorato da sempre
di Grace.
Quello
descritto da Ann Moore è un mondo ancestrale, un mondo dove tutti si conoscono
e si danno una mano, un mondo che rappresenta ormai la fine di un’epoca per un
popolo, quello irlandese, fiero delle proprie tradizioni, disposto a
sacrificare la vita per la propria terra e per tutti gli irlandesi.
Credo
che Cathy Cash Spellman parlando di questo libro sul New York Times abbia colto
in pieno lo spirito del romanzo: Se amate
il suono gioioso delle risate irlandesi e il fiume di lacrime da cui spesso
sgorga, Terra perduta vi colpirà dritto al cuore.
Mi incuriosisce, ma è una trilogia...ultimamente sono poco attratta dalle trilogie. Tutti però parlano benissimo, come te, di questo libro.
RispondiEliminaTi capisco, anche io sono un po' allergica alle trilogie. In questo caso non me ne ero accorta, ma è andata bene così ^^
EliminaSpero che presto venga tradotto in italiano il terzo libro della trilogia.bellissimi i primi 2
RispondiEliminaDevo ancora leggere il secondo!! Per leggere tutto quello che vorrei ci vorrebbero giorni di 48 ore! :-)
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