STORIA DELLA PIOGGIA
di Niall
Williams
NERI POZZA
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Io sono Ruth Swain, quella
bruttina. Guardatemi: diciannove anni, viso affilato. Gli occhi dei MacCarroll,
labbra sottili, capelli opachi color nocciola, la pelle lucida degli Swain,
pallida e incapace di abbronzarsi, ossuta, amante dei libri, lettrice di così
tanti romanzi del diciannovesimo secolo già prima dei quindici anni da
diventare boriosa, affetta dalla Sindrome della Ragazza Saputella, portatrice
di opinioni e buoni voti, studentessa dell’inglese puro, matricola del Trinity
College di Dublino. La figlia del poeta.
Questa
la descrizione che la protagonista del
romanzo fornisce di se stessa rivolgendosi al lettore. Una descrizione
minuziosa, precisa ed ironica.
Ruth
è una ragazza raffinata e colta. Nonostante
lei voglia dare al lettore un’impressione di sé fredda e severa, il suo carattere sensibile ed appassionato emerge
prepotentemente dalle pagine del libro.
Ruth fa dell’ironia la sua
arma migliore per affrontare le difficoltà della vita, per non soccombere a
quella terribile malattia da cui è affetta e che la costringe a letto, malattia della quale anche gli
specialisti ignorano le cause e soprattutto brancolano nel
buio in merito ad una possibile cura.
La mia storia al College:
sono andata, sono svenuta e sono tornata a casa. Poi l’andirivieni: casa,
ospedale, casa. Ho Qualcosa che Non Va. Qualcosa Di Strano. Non Si Capisce
Cosa. Tutto A Posto a parte I Collassi.
Ruth,
inglese da parte di padre e irlandese da parte di madre, decide così di
scrivere la storia della propria vita, storia che è allo stesso tempo anche quella
della sua famiglia e della terra in cui vive, l’Irlanda.
La madre di Ruth, Mary
MacCarroll, è una donna forte e solida.
Le donne sono così,
affrontano le acque tempestose come vecchie navi, patiscono, scricchiolano, la
chiglia bucata, il ponte spazzato dalle onde, ma riescono sempre a gettare
l’ancora nella normalità.
Mary
ha sostenuto il peso della famiglia nelle avversità, ha lottato accanto al
marito cercando di salvarlo da sé stesso, ha dovuto rielaborare in fretta la
perdita di un figlio, Aeney, il gemello di Ruth, e ora deve continuare a
lottare da sola per salvare la vita di sua figlia.
Il padre di Ruth, Virgil
Swain, era invece un sognatore, un poeta.
Mio padre portava su di sé
il fardello di un’ambizione smisurata: avrebbe voluto che tutte le cose fossero
migliori di com’erano, partendo da lui stesso e arrivando al mondo intero.
Forse perché era un poeta. Forse ogni poeta è condannato all’insoddisfazione.
Virgil ha lasciato in
eredità alla figlia tutti i suoi libri e ore lei nella sua stanzetta nel
sottotetto ha deciso di leggerli tutti, tutti i 3958 volumi, perché è sicura
che lì riuscirà a ritrovare suo padre.
Bellissima
e suggestiva la descrizione della stanza della protagonista traboccante di
libri:
Guarda le pile disposte in
modo irregolare, quelle dietro che incombono su quelle davanti, tanto che
sembra di essere in un mare di carta con le onde che avanzano verso il letto
barca.
“Storia della pioggia”
incanta fin dalla prima riga. Il
suo incipit incisivo e poetico attrae fortemente il lettore spingendolo a
proseguire immediatamente la lettura e rendendolo smanioso di addentrarsi
quanto prima nella trama del romanzo.
Ruth racconta della sua vita, dei suoi genitori, dei
suoi compaesani, dei suoi nonni e lo fa senza
seguire un senso cronologico.
Salta
spesso da un argomento all’altro, apre parentesi, talvolta si concede tempo per
lunghe descrizioni ed altre volte invece accelera terribilmente il ritmo della
narrazione.
Nonostante
sia un po’ difficile seguire il filo dei suoi pensieri e dei suoi racconti però
va detto che il cerchio si chiude sempre ed il lettore ritrova sempre la strada
maestra.
Ruth è una lettrice
formidabile oltre a possedere una straordinaria capacità di ricordare cose
sugli autori e sulle loro opere che noi comuni lettori spesso abbiamo
dimenticato.
Rileggiamo
così attraverso la protagonista di “Storia della pioggia” i classici e non
solo: Shakespeare, Jane Austen, le sorelle Bronte ecc. oltre ad i suoi autori
preferiti Charles Dickens e Robert Louis Stevenson.
I richiami ad autori e poeti a volte sono espliciti, altre volte invece Niall Williams rende il gioco
con il lettore più sottile invitandolo a leggere tra le righe.
Due
esempi su tutti.
Ogni famiglia funziona a
modo suo, in base a regole inventate quotidianamente.
Come
non richiamare alla mente l’incipit di Anna Karenina, celebre romanzo di
Tolstoj, che recitava:
Tutte le famiglie felici
si assomigliano tra loro; ogni famiglia infelice è infelice a suo modo.
E
di nuovo come non vedere nel padre di Ruth, in quella sua impossibilità di
essere felice in quanto poeta, in quella sua Teoria del livello Impossibile, in
quel non riuscire mai a scrivere il verso perfetto, nell’essere sempre
work-in-progress, come non vedere un richiamo alla poetica di John Keats?
“Storia della pioggia” è un libro forte,
potente e a tratti, se vogliamo, anche onirico; un libro incantevole e sofisticato destinato a lasciare il segno nel
lettore.
E’
un romanzo che può considerarsi un inno
alla letteratura e al piacere di leggere, un inno alla poesia.
Un
romanzo forse di non facilissima e scorrevole lettura, ma che è in grado di
regalare al lettore attento grandi soddisfazioni e perle di saggezza.
Tutti raccontiamo storie.
Le raccontiamo per passare il tempo, per dimenticare il mondo o capirlo meglio.
Raccontiamo storie per scacciare il male di vivere.
molto intrigante questo libro; o sei forse tu che sai renderli attraenti i libri che ami?
RispondiEliminaIl libro è davvero intrigante e particolare nonostante sia una lettura un po' impegnativa.
EliminaGrazie per il complimento :-)
Che meraviglia, bellissima recensione! :) L'ambientazione del libro sembra davvero fantastica, e il legame con John Keats...irresistibile! Ma non pesa troppo sull'aspetto della malattia, vero?
RispondiEliminaLa storia è un po' malinconica. La malattia indubbiamente influisce sul racconto, ma altrettanto influiscono lo scorrere del fiume e il clima umido e uggioso. La forza di volontà della protagonista e il suo carattere forte diciamo che però bilanciano il tutto.
EliminaCiao, questo libro è presente nella mia wish list da un po', ma nonostante le varie recensioni lette sul web non mi sono ancora decisa ad acquistarlo. Sino ad ora perlomeno!
RispondiEliminaUn esame critico ben delineato, complimenti!
Buona giornata e grazie!
Grazie mille! ^^
EliminaFammi sapere quando lo avrai letto...