UNA VITA AL MASSIMO
(Ed è il minimo che posso
dirvi)
Massimo
Ferrero
con
Alessandro Alciato
RIZZOLI
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In
estate, complici le giornate più lunghe e le tanto agognate ferie, si ha
finalmente molto più tempo da dedicare alla lettura e accade così che si riesca
ad avere il tempo di leggere anche quei libri che consideriamo un po’ fuori dai
nostri schemi.
Il
post di oggi è quindi dedicato ad una lettura un po’ diversa. Se è vero,
infatti, che spesso vi ho proposto delle biografie, il protagonista di quella di cui mi appresto a parlarvi oggi è
decisamente un personaggio atipico.
Come
avrete già capito dal titolo il protagonista di questo post è Massimo Ferrero, altrimenti detto er Viperetta, uomo di spettacolo,
imprenditore nonché da un anno presidente della U.C. Sampdoria.
Confesso
che fino a quando Massimo Ferrero non ha comprato la mia squadra del cuore,
ignoravo totalmente chi lui fosse, per cui non sentitevi assolutamente in colpa
se per voi è ancora un completo sconosciuto.
“Una vita al Massimo” è
stato scritto in collaborazione con Alessandro Alciato, noto giornalista televisivo ed inviato
di Sky.
L’impressione
è che non sia stato assolutamente facile per Alciato riuscite a tenere a freno la vulcanicità del Presidente perché leggendo
il libro il personaggio Ferrero emerge prepotentemente dalle pagine, tanto
che in alcuni punti sembra che lui sia lì accanto a te a raccontarti le cose o quanto
meno ci sia Crozza a farlo per lui.
Chi
di voi ha visto il comico genovese imitarlo capirà al volo cosa io intenda.
Massimo Ferrero: gioie e
dolori.
Eh
sì, non è facile per me parlarne in quanto direttamente coinvolta da tifosa sampdoriana.
La
prima volta che l’ho visto e ho scoperto essere il nostro nuovo Presidente,
diciamo che sono rimasta, e ammettiamolo pure, sconvolta!
Da
buona genovese, riservata, fredda e distaccata almeno all’apparenza, ritrovarsi
in balia di un personaggio del genere e dover dire addio allo storico “stile
Sampdoria” è stata una doccia fredda.
Massimo
Ferrero però è stato davvero bravo a guadagnarsi quasi immediatamente non dico
la fiducia, per quella ci vogliono tempo e risultati, ma la possibilità di
poter dimostrare il suo valore, quella sì.
Indubbiamente ha
conquistato tutti fin da subito con la sua simpatia e ha riportato nello spento
ed apatico ambiente blucerchiato una spensieratezza, una gioia e soprattutto un
entusiasmo che mancavano ormai da troppo tempo e per questo non lo ringrazierò
mai abbastanza. Grazie Presidente!
Ma
veniamo al libro dove Ferrero si racconta con tutta la sua simpatia, tanta! e
tutta l’onestà o meglio tutta quella di cui è capace…
Tutti i fatti raccontati
in questo libro sono realmente accaduti.
O almeno io me li
ricordavo così…
Massimo
Ferrero nasce a Roma il 5 agosto del
1951. La sua è una famiglia povera che fatica a sbarcare il lunario. Vive a Testaccio, un quartiere popolare dal
quale scappa ogni volta che può per raggiungere Cinecittà, fin da piccolo sa
che quello sarà il suo mondo, il suo sogno da realizzare.
Gli aneddoti della sua
infanzia sono tutti raccontati con ironia, freschezza e vivacità: da quelli più buffi come l’essere
prelevato a casa dai carabinieri ogni giorno ed obbligato ad andare a scuola a
quelli più difficili come la detenzione nel carcere minorile per scontare una
pena di sei mesi per “questioni d’amore”.
Nonostante
la povertà, nonostante la dura esperienza del carcere che spesso più che
correggere ed aiutare chi vi è stato detenuto lo allontana dalla legalità una
volta di nuovo in libertà, Massimo Ferrero ha dimostrato di possedere una grande forza di volontà e un orgoglio
non comuni nel voler riuscire a raggiungere i traguardi che sin da
giovanissimo si era prefissati.
Leggere
dei suoi mezzi, magari anche poco ortodossi, per entrare in quel mondo che tanto
lo affascinava così come fare da autista al Gianni Morandi dei tempi d’oro senza
neppure avere la patente o l’insistenza e la sfacciataggine con la quale riuscì
un giorno a farsi assumere come segretario da Dino Risi, sono pagine divertenti,
ma sono anche la prova della caparbietà di cui è dotato quest’uomo.
I suoi metodi possono
essere discutibili, lui stesso parla della sua vita come di un film e leggendo il libro sembra proprio di leggere
un copione magari di uno di quei film con Alberto Sordi, ma bisogna
riconoscergli che nonostante le sue umili origini che giustamente non rinnega mai e questo gli fa molto onore, il suo curriculum vanta un numero
elevatissimo di film di cui si è occupato ben 140: 20 da segretario, 20 da
ispettore, 40 da organizzatore ed il resto da produttore.
Oggi
Massimo Ferrero possiede ben 60 sale cinematografiche e quel ragazzino che la
mamma lavava con il sapone di Marsiglia sperando
di levargli di dosso l’odore dignitoso della povertà, nel 1995 è stato addirittura invitato a Cuba per progettare e creare il
cinema di stato del paese ed è riuscito a stringere la mano a Fidel Castro!
Massimo
Ferrero è un uomo ironico, basti vedere come riesce a sorridere davanti
all’imitazione di Crozza e credo che pochi, me compresa, riuscirebbero a reagire
con tanta grazia.
E’
un uomo innamorato della sua famiglia soprattutto dei suoi figli e di Manuela,
la donna della sua vita.
E’ entusiasta, è
incosciente e geniale, spavaldo e attento ai particolari allo stesso tempo.
E’
un uomo che ha realizzato parte dei suoi sogni, ma proprio perché sognatore ne ha ancora tanti nel cassetto
da realizzare.
Massimo
Ferrero ama la vita e questo suo amore per la vita è contagioso così come il
suo entusiasmo; è un mercante di sogni, un po’ Grande Gatsby e un po’ Er Grigione.
Cosa
penso io da cittadina di Samp&Doria del mio Presidente? Posso rispondere
alla fine della campagna acquisti?
Presidente, mi permetta di continuare a sognare ancora...
Fantastica, Elisa! E scrivere che questo libro è out dalla tua comfort zone è un eufemismo.
RispondiEliminaGrazie, come tua lettrice, di aver condiviso con il pubblico una parte di te che ancora non conoscevamo, tra anima genovese e passione calcistica.
E alla fine il post che attendevi tanto è arrivato!
EliminaTi chiedevi che tipo fossi? questa passione non te l'aspettavi, vero? ;-)
Ammetto di avere una personalità un po' versatile ^^
Comunque ho messo via un po' di libri da leggere, biografie di personaggi, che sveleranno altre mie passioni...