LONDRA. UNA BIOGRAFIA
di Peter
Ackroyd
NERI POZZA
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Londra è una città che contiene ogni desiderio o ogni parola mai
pronunciata, ogni gesto o azione mai compiuti, ogni affermazione nobile o
insensibile mai pronunciata.
Londra è la città degli eccessi,
è una città senza limiti.
Londra è
infinita e con lei non è possibile avere mezze misure: o la si ama
perdutamente o la si odia profondamente.
Se appartenete, come me, a coloro
che la adorano…allora questa monumentale
biografia, un tomo di ben 668 pagine, è davvero il vostro libro.
L'opera di Peter Ackroyd,
originario di Acton un quartiere nella parte ovest di Londra, è prima di tutto
un atto d’amore nei confronti della propria città.
Il suo è un progetto ambizioso che vuole celebrare
il mito di Londra.
L’autore ci racconta, con la
grande capacità narrativa che lo contraddistingue, la storia della città dalle
origini fino ai giorni nostri, avvalendosi di una vasta bibliografia e cercando
di assimilare più informazioni possibili su di essa attraverso ogni tipo di
documento che la riguardi. Moltissime sono le citazioni di personaggi illustri,
scrittori, filosofi, poeti, statisti…
La bibliografia su Londra è
vastissima, basti pensare solo alla letteratura inglese e a come questa possa
essere considerata, sotto alcuni aspetti, “letteratura
londinese”. Ogni autore ha parlato di Londra: Chaucer, Dickens, Orwell, Austen…
solo per citarne alcuni perché l’elenco sarebbe infinito. Per non parlare poi
degli autori stranieri: Nathaniel Hawthorne, Henry James…
Londra è una città cosmopolita,
una città che riesce a rinnovarsi giorno dopo giorno, ma allo stesso tempo che
riesce a rimanere fedele a se stessa; una
città dove il vecchio e il nuovo riescono ad integrarsi e a coesistere
magnificamente.
Sir Walter Besant disse “Ho
passeggiato per Londra gli ultimi trent’anni, e ho trovato qualcosa di nuovo
ogni giorno”, un’affermazione condivisa da molti estimatori della città.
La cosa che colpisce di più è
proprio la sua capacità di essere una
nazione nella nazione e di riuscire a far sì che ogni suo abitante sia
orgoglioso di appartenerle, di poter dire “io sono di Londra”.
La biografia inizia raccontando
del letto di mare dell’era giurassica
che ricopriva un tempo il territorio, leggiamo poi dei ritrovamenti di
rinoceronti e mammut…della Londra celtica e di Londinium, la città romana…l’epoca
Elisabettiana…l’epoca Vittoriana…sino ad arrivare ai due conflitti mondiali…e
via via fino ai giorni nostri... il punk degli anni Settanta….gli yuppies degli
anni Ottanta…
Ogni aspetto della città viene analizzato, non solo la crescita
demografica o la storia dei singoli quartieri e del loro sviluppo edilizio.
Ci sono pagine dedicate alla
storia del crimine (come non ricordare la vicenda Jack lo squartatore?), alla prostituzione (con numerosi riferimenti al romanzo di Daniel Defoe, “Moll
Flanders”), alla violenza per le strade di Londra, al Tamigi e ai suoi affluenti
tra cui il famoso Fleet, alle prigioni, al tristemente celebre manicomio di Bedlam, all’economia e al commercio, alle fiere e ai mercati, al traffico, all’amministrazione
della giustizia, agli incendi, alle numerosissime chiese, alle taverne…
Sono davvero tantissimi i temi
affrontati da Ackroyd per descrivere una città che egli considera una cosa viva: una grande vita che ingloba
la somma di vite individuali.
Londra sarà anche una città ingorda,
rumorosa, sporca, violenta, caotica…ma è anche una città forte, orgogliosa,
fiera e combattiva che non si può fare a meno di amare.
E ricordate che come
il mare e il patibolo, Londra non rifiuta nessuno.
Questo mi sembra molto interessante, adoro Londra, e leggere un libro che parla e racconta la sua storia mi attira molto. **
RispondiEliminaa me è piaciuto molto ^_^
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