domenica 23 febbraio 2025

“I sette corvi” di Matteo Strukul

Nicla Rossi vede due alunni allontanarsi durante la pausa e decide di seguirli per riportarli indietro. Si addentra nel bosco, li chiama, ma di loro non sembra esserci traccia. L’insegnante avverte qualcosa di diverso in quel luogo a lei tanto familiare, percepisce la presenza di un qualcosa di inquietante e primordiale che non sa spiegare. Nicla Rossi non uscirà viva da quel bosco.

Ad indagare sul presunto omicidio vengono inviati da Belluno la giovane ispettrice Zoe Tormen e il medico legale Alvise Stella. Il caso si rivelerà fin da subito complesso e carico di dettagli inspiegabili.

 

Zoe Tormen indossa abiti sportivi, una camicia a quadri e un parka, è dotata di un fascino molto particolare. È appassionata di rally, guida una Lancia Delta Martini, è amante della montagna e ascolta musica grunge.

 

Zoe e Alvise hanno due caratteri molto diversi. È la prima volta che si trovano a lavorare insieme, ma tra i due nasce subito un’ottima intesa, grazie anche alla capacità del medico legale di saper rispettare le zone d’ombra di Zoe.

 

Per la prima volta Matteo Strukul si cimenta con il genere thriller e direi che lo fa nel modo migliore. Il soggetto è una leggenda nera che dimora da cinquecento anni in un immaginario paesino di montagna situato al confine tra il Veneto e il Friuli. È un paesaggio a metà tra reale e fantastico quello in cui si trova immerso il lettore, un luogo ai confini del mondo popolato da centinaia di leggende, un luogo dove il limite tra possibile e impossibile diventa pagina dopo pagina sempre più impalpabile.

 

Come per ogni suo romanzo, si vede quanto lavoro di ricerca ci sia stato prima di arrivare alla stesura definitiva del racconto che non presenta mai una sbavatura. La storia è perfettamente ambientata nella metà degli anni ’90 e un aspetto che ho molto apprezzato è quello di aver arricchito il racconto con una colonna sonora di quegli anni. The Cure, The Cranberries, Nirvana, The Black Crowes sono solo alcuni degli artisti citati. Molto indovinata l’idea di inserire al termine una playlist delle canzoni.

 

Se tante sono le citazioni musicali, altrettante sono le fonti di ispirazione e le citazioni letterarie e fumettistiche; da quelle più evidenti, come “Il Corvo” di James O'Barr o “Gli Uccelli” di Daphne du Maurier, a quelle meno palesi. Potrei citare una frase su tutte: “cadde come corpo morto” di dantesca memoria.

 

“I sette corvi” è un thriller dal ritmo incalzante, una fiaba gotica dove leggenda e magia si fondono in un intreccio oscuro e affascinante.

 

Una cosa è certa, sia che si tratti di un romanzo storico, sia che si tratti di un thriller, Matteo Strukul sa sempre come catturare l’attenzione del lettore.





 

2 commenti:

  1. Questo libro ha una trama decisamente stuzzicante. Questi gialli/thriller che si ambientano in località che dovrebbero essere tranquille esercitano sempre un certo fascino su di me (penso al romanzo Spinascura, per esempio, ma anche alla serie di gialli con protagonista l'ispettore Santoni).

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    1. Mi piace Strukul come scrittore e in questa nuova veste di autore thriller è stato davvero una piacevole sorpresa!

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