IL MAESTRO DELLE OMBRE
di Donato
Carrisi
LONGANESI
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A.D. 1521 Papa Leone X, nove giorni prima
di morire, emana una bolla nella quale la città di Roma non dovrà mai
rimanere al buio.
La bolla
pontificia sarà nel corso dei secoli oggetto di studio di storici e teologi che
si interrogheranno sulle ragioni che spinsero Leone X ad emanarla.
23
febbraio 2015. Roma è in piena emergenza, una tempesta senza precedenti si sta
abbattendo sulla città. Per
poter riparare un guasto occorso ad una delle centrali elettriche, le autorità
si vedono costrette ad imporre un blackout totale di ventiquattro ore.
Dalle ore
7.41 del mattino la Città Eterna piomberà in un vero incubo, un azzeramento
tecnologico che la riporterà per ventiquattro ore all’epoca medievale.
Nonostante le
autorità abbiano ordinato il coprifuoco dopo il tramonto, nonostante siano
stati mobilitati tutti i corpi speciali di polizia, l’esercito ed ogni risorsa
disponibile, nulla potrà bloccare l’inevitabile eccesso di violenza che si
scatenerà non appena l’oscurità offrirà la sua protezione ad assassini,
stupratori, ladri, psicopatici e persino a tutti i semplici cittadini, persone
insospettabili, che non attendono altro che potersi vendicare di qualcuno senza
la paura di essere puniti.
In mezzo al
caos scatenato dalla violenza della forza della natura e dall’aggressività umana, un’ombra si sta aggirando già da
qualche tempo indisturbata seminando una scia di morte. Solo un uomo
potrebbe essere in grado di fermarla.
Marcus è un prete, ma non un semplice
sacerdote, egli appartiene all’ordine dei Penitenzieri e come tale risponde
esclusivamente al Tribunale della Anime.
Ultimo del
suo ordine, egli è il guardiano che sorveglia il confine laddove il mondo della
luce incontra quello del buio.
Marcus vive
pericolosamente al limite della terra delle ombre dove tutto è confuso, incerto
e rarefatto; il suo compito è quello di ricacciare indietro qualunque cosa
riesca talvolta a varcarne la soglia.
Cercare
anomalie, impercettibili strappi nel
quadro della normalità, è la sua abilità.
Marcus però ha
perso la memoria e purtroppo non ricorda assolutamente nulla di quello che
gli è accaduto nei giorni precedenti il blackout.
A supportarlo
nella ricerca dell’assassino sarà Sandra Vega, una preparatissima ex foto
rilevatrice della polizia scientifica che, a causa dello stress accumulato
per il tipo di lavoro svolto oltre che per un grave lutto subito, aveva deciso
in passato di chiedere il trasferimento e abbandonare il lavoro sul campo.
Sandra però,
suo malgrado, si ritroverà coinvolta nelle indagini.
“Il maestro
delle ombre” è il terzo volume di un ciclo i cui protagonisti sono
Marcus e Sandra Vega. I primi due titoli erano “Il tribunale delle anime”
(2011) e “Il cacciatore del buio” (2014).
Il libro è
perfettamente leggibile come romanzo a sé, non è necessario aver letto i due
volumi precedenti per farsi affascinare dalla storia. Vi anticipo però che sarà
difficile, se non impossibile, una volta terminata la lettura di questo terzo
volume, resistere alla tentazione di recuperare i primi due libri.
Donato
Carrisi si conferma ancora una volta uno dei nostri migliori scrittori di
thriller, pochi come
lui infatti sono in grado di tenere incollato il lettore alle pagine e ammaliarlo
con il racconto di storie ad alta tensione e carica adrenalinica.
La lettura
scivola veloce e sciolta grazie ad una scrittura pulita e scorrevole; ogni
particolare, ogni singolo elemento si incastra alla perfezione regalandoci un
quadro ed una visione d’insieme perfetta della storia.
Ogni elemento
è ben studiato, nulla è lasciato al caso ed appare evidente la minuziosa
ricerca e gli accurati approfondimenti eseguiti dall’autore per rendere il
tutto il più credibile e realistico possibile.
Perfetta la
caratterizzazione dei numerosi personaggi. I capitoli iniziali
introducono ognuno un diverso soggetto ed il lettore incuriosito non vede l’ora
di addentrasi nella narrazione al fine di riuscire a comprendere come questi
personaggi interagiscano tra loro e come si inseriscano all’interno della trama
del romanzo.
Il tema sul
quale si basa la storia, ovvero l’idea del buio e dell’eclissi tecnologica, è un
tema molto attuale che mette il lettore dinnanzi ad un qualcosa di davvero
plausibile ed allo stesso tempo terribilmente angosciante nella sua verosimiglianza
con una possibile realtà.
Ed è forse
proprio questo lato credibile della storia che, più di ogni altra cosa, è in
grado di risvegliare angosce e paure nel lettore rendendolo davvero partecipe e
coinvolgendolo sempre più pagina dopo pagina.
Ero un po’
scettica sulla lettura di questo romanzo nonostante avessi letto dello stesso
autore un altro libro, “La ragazza nella nebbia” (2015), restandone tra l’altro
piacevolmente sorpresa.
Dopo “Angeli
e Demoni” di Dan Brown sono usciti una serie infinita di romanzi con argomento
e trama molto simili ed inevitabilmente temevo che questo di Carrisi potesse
essere, nonostante ormai l’accreditata e meritata fama dell’autore, l’ennesimo
libro dalla trama scontata appartenente a questo genere.
Donato
Carrisi è riuscito invece a creare qualcosa di nuovo nonostante il filone sia ormai
davvero molto sfruttato. Merita davvero
di essere annoverato tra i migliori scrittori del genere e non stupisce affatto
che i suoi thriller vengano esportati anche all’estero.
“Il maestro delle
ombre” è un romanzo talmente avvincente ed appassionante, da consigliarne la
lettura anche a chi non è particolarmente interessato al genere, perché grazie
a questo romanzo potrebbe scoprire una nuova insospettata passione.
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