UN TERREMOTO A BORGO
PROPIZIO
di Loredana
Limone
SALANI
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Ed
eccoci arrivati dopo “Borgo Propizio” ed il successivo “E le stelle non stanno a guardare”, a parlare del terzo episodio del racconto nato dalla penna di
Loredana Limone.
Racconto
dedicato ad uno splendido ed immaginario paesino abitato da personaggi
simpatici e talvolta un po’ bizzarri a cui il lettore, affezionato alla serie,
è ormai legato quasi come fossero persone di famiglia.
Come
per i precedenti romanzi ad introdurre la storia è Borgo Propizio “in persona”
che, dopo aver salutato il lettore con un caloroso benvenuto, lo lascia al
racconto del nuovo episodio.
Contrariamente ai due
precedenti romanzi però l’aria del borgo appare fin da subito appesantita, si
avverte fin dalle prime pagine un senso di imminente tragedia e la cosa non può
sorprendere più di tanto il lettore che è messo in allarme già dal titolo
stesso del terzo libro “Un terremoto a Borgo Propizio”.
Tutto
concorre a creare nel lettore un senso di ansia, di angoscia e preoccupazione. Immediatamente
questi si rende conto che la spensieratezza che lo aveva accompagnato nella
lettura dei due precedenti volumi è ormai un ricordo lontano: Francesco e
Belinda litigano continuamente e la loro storia sembra giunta al capolinea,
Claudia e Cesare che si erano ritrovati sono nuovamente distanti, persino
Mariolina sembra essersi ormai stancata del marito e guardare ad un nuovo
amore…
Il dramma si consuma una
mattina: sono le ore 8.33 quando la terra trema ed un sisma di magnitudo 5.6
distrugge l’oasi felice del borgo,
gettando nello sconforto i suoi abitanti
ed il suo sindaco che tanto si erano prodigati per la rinascita del paese.
Il
Castelluccio, costruzione simbolo di Borgo Propizio, ha resistito e da lì
i suoi abitanti attingono la forza di ricominciare.
Quella
mattina però la vita tranquilla del borgo
non è stata sconvolta solo dal terremoto, ma anche da un altro drammatico
avvenimento: mentre si scava sotto le macerie e si fa la conta dei danni, viene
ritrovato, infatti, il cadavere dell’assessore alla cultura, Tranquillo
Conforti.
L’uomo
è stato assassinato, strangolato per la precisione.
Ma
chi poteva desiderare la sua morte?
La
trama del romanzo si sviluppa su diversi piani: il desiderio e l’impegno di ripartire e ricostruire, l’indagine che si
svolge per scoprire l’identità dell’assassino e ovviamente gli intrighi, gli
amori e le avventure dei vari personaggi.
Ruggero
riuscirà a riconquistare la moglie? Marietta convolerà a nozze con il sindaco
Felice Rondinella? L’amore che provano Belinda e Francesco sarà abbastanza forte
da permettergli di superare le loro differenze caratteriali? Che ne sarà di
Claudia e Cesare? E l’amata zia Letizia riuscirà a incontrare il Gran
Musicante?
Avrete
già capito che questo romanzo è
completamente diverso dai precedenti.
Va
sottolineato innanzitutto che al contrario degli altri due, che potevano essere
letti come romanzi a sé, per apprezzare ed entrare appieno nella storia di
questa terzo libro è necessario conoscere l’antefatto.
Il
finale di questo romanzo inoltre, a differenza dei primi due episodi, ci lascia
con un senso di malinconia e di
inquietudine tali, da poter essere superati solo con la viva speranza di avere presto la possibilità di
leggere un epilogo nel quale tutto possa tornare all’antico splendore.
Loredana
Limone ci aveva abituati a delle storie leggere e divertenti. Entrare nelle
pagine di Borgo Propizio era come fare due passi in un mondo diverso, un mondo
tranquillo fatto per la maggior parte di serenità e di solidarietà, era un varco per
ritrovare armonia e buon umore.
“Un terremoto a Borgo
Propizio”, pur conservando la grazia e l’ironia dei precedenti episodi, ci fa restare
tristemente legati alla realtà di tutti i giorni, riproponendoci quelle terribili immagini
che ci assalgono ogni giorno guardando i telegiornali.
Fedele
all’armonia e alla quiete che contraddistinguono i racconti di Loredana Limone,
“Un terremoto a Borgo Propizio” ci regala
però la speranza e la consapevolezza che nonostante le avversità, le disgrazie
e la violenza, che sono purtroppo parte delle nostre vite, c’è sempre la
possibilità di risollevarsi basta non arrendersi e soprattutto restare uniti.
A
noi lettori non rimane che attendere e sperare in una prossima puntata…
Un altro capitolo di Borgo Proprizio. Ti ha proprio presa questa serie. Adesso non ti resta che attendere il quarto volume, sperando che lo spirito generale si risollevi.
RispondiEliminaLa trovo una serie rilassante, quello che ci vuole per spezzare un po' ogni tanto.
EliminaL'ultimo libro però, come avrai capito, mi ha lasciata un po' perplessa.