Wilkie Collins (1824 – 1889) è
conosciuto come il padre del romanzo poliziesco grazie soprattutto alla sua
capacità di narrare storie di delitti e di misteri avvalendosi di strutture
narrative intricate e ben congegnate.
Il padre di Wilkie Collins, un
noto pittore paesaggista dell’epoca, avrebbe voluto per il figlio una carriera
ecclesiastica. Lo scrittore però, per nulla incline a seguire i desideri paterni,
preferì intraprendere una carriera commerciale, dedicandosi nel frattempo a
scrivere articoli e brevi racconti pubblicati con uno pseudonimo. In seguito,
resosi conto di non essere tagliato al commercio del tè, decise d’accordo con
il padre di dedicarsi allo studio della legge e riuscì ad essere ammesso ad
esercitare la professione forense. Neppure questa però si rivelò essere la sua
vera strada. Approdò così alla sua vera vocazione: la scrittura, grazie alla
quale le conoscenze legali apprese trovarono una maggiore e creativa
applicazione.
Un importante evento per la sua
carriera letteraria fu la conoscenza di Dickens, avvenuta nel 1851, con il
quale iniziò non solo una vera e sincera amicizia ma anche una collaborazione
lavorativa. Wilkie Collins collaborò attivamente alle riviste di Dickens
“Household Words” e “All the Year Round” e proprio su quest’ultima rivista il
26 novembre 1859 uscì la prima puntata de “La donna in bianco”. Fin dalla prima
uscita il romanzo si rivelò un successo; non solo vi fu un indubbio aumento di
tiratura della rivista ma a Londra si scatenò una vera e propria mania, insomma
la pubblicazione del romanzo divenne un vero fenomeno commerciale. Le vicende
narrate ne “La donna in bianco” divennero argomento di discussione per le
strade e nei salotti; si arrivò persino a dedicare profumi alla misteriosa “dama”
e ci furono addirittura abiti, balli e serate a tema dedicate a lei.
Il romanzo prende avvio
dall’incontro di Mr Hartright, un insegnante di disegno, con una misteriosa
donna vestita di bianco della quale solo più tardi si verrà a sapere che si
chiama Anne Catherick e che è fuggita dal manicomio. Walter Hartright nel
frattempo viene assunto per insegnare l’arte del disegno a due sorelle (solo da
parte di madre) Mariam Halcombe, donna intelligente ed energica, e Laura Fairle,
donna angelica e delicata.
Non voglio anticipare nulla di
più perché è un libro ricco di colpi di scena che si susseguono ripetutamente.
“La donna in bianco” è un romanzo carico di suspense, non esiste un “io
onnisciente” ma i fatti sono riportati di volta in volta dai vari personaggi
come fossero testimonianze di un processo. Proprio attraverso i vari punti di
vista dei protagonisti e dei testimoni dei fatti il lettore partecipa al gioco
di ricostruzione del complotto ordito. Un complotto che vede protagonista
un’eroina che, per affermare e rivendicare i propri diritti ereditari e sociali,
è costretta ad opporsi ai pregiudizi ed alle leggi dell’epoca vittoriana oltre
a combattere contro personaggi malvagi e pericolosi.
Non mancano inoltre gli elementi
tipici della letteratura gotica come la misteriosa apparizione della donna
vestita di bianco che potrebbe sembrare un’apparizione ultraterrena oltre alle
atmosfere cupe ed alle situazioni inquietanti, dovute spesso alla capacità
dell’autore di giocare sul “tema del doppio”.
Non è un romanzo brevissimo, sono
circa 690 pagine, ma non fatevi spaventare dalla mole perché “La donna in
bianco” è a tutti gli effetti un libro che si legge tutto d’un fiato grazie ad
una trama avvincente e ad una scrittura coinvolgente che tiene il lettore
incollato fino all’ultima pagina. Assolutamente consigliata la lettura.
Bigliografia:
"La donna in bianco" di Wilkie Collins, 2012 Fazi Editore, introduzione di Paolo Ruffilli - traduzione Stefano Tummolini
Lo voglio, lo voglio, lo voglio.
RispondiEliminaWilkie Collins mi piace tantissimo come scrive, ho già letto due romanzi suoi e poi il fantastico Drood, libro che non stancherò mai di consigliare, dove è il protagonista narrante.
Ora non mi resta che accaparrarmi questo qua. Non vedo l'ora di leggerlo!
Io vorrei leggere prestissimo "La pietra di Luna" così poi finalmente potrò dedicarmi alla lettura del "tuo" Drood XD
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