sabato 25 luglio 2020

Ritorno a Firenze

Firenze, contrariamente a quanto si sente dire ultimamente, è tutt'altro che una città semideserta, Firenze in realtà oggi è più viva che mai.

È vero, non è più assediata dalla folla di turisti giapponesi, americani, cinesi… ma tutto ciò rende la visita della città oltremodo gradevole, ordinata e tranquilla.

Non fraintendetemi, non sono né razzista né insensibile ai problemi economici di chi vede le proprie attività commerciali in difficoltà, dico solo che potersi godere due giorni a Firenze a luglio senza ressa è veramente un sogno che si realizza.

Ho avuto la possibilità di osservare particolari di Ponte Vecchio che non mi era mai capitato di poter osservare prima quando sul ponte sembrava di stare sul bus all'ora di punta.

Certo, resta la tristezza nel constatare che molte saracinesche a Ponte Vecchio sono rimaste abbassate così come in altre parti della città ad esempio nel Borgo di Ognissanti.



Firenze però è unica e non ho dubbi che presto tornerà ad essere quella di sempre, la regina indiscussa delle città d’arte e che, per visitarla con un po’ di serenità, si tornerà ad andare nei mesi autunnali e invernali.



Nello scorso weekend ho trascorso due giorni indimenticabili girovagando senza una meta, lasciandomi trasportare dalla magica atmosfera che pervade le sue strade, visitando monumenti e musei seguendo solo l'istinto del momento, nessuna prenotazione, nessun biglietto staccato con mesi di anticipo.











Ogni luogo immortalato da queste foto meriterebbe un post specifico a lui dedicato, ma ci sarà tempo per questo.

Lo scopo di questo post è solo quello di invogliarvi a visitare Firenze ora perché, credetemi, la città non è mai stata così bella ed accogliente come in questo particolare momento.

E se state pensando che io sia di parte, va bene ve lo concedo ma solo un pochino... 

Vi è mai successo di voler abbracciare una città? Ecco, a me a Firenze succede sempre.



Due parole ancora vorrei però spenderle per un piccolo museo che ero molto curiosa di visitare.

Il Museo de’ Medici si trova nel Palazzo Sforza Almeni, sito al numero 12 di via Dei Servi.

È una piccola realtà nata da poco e per questo forse ha sofferto più di altre il lockdown e il successivo calo di turisti.

Non vanta grandi spazi espositivi, ma quei pochi sono molto ben curati e messi spesso a disposizione per interessanti iniziative.

Vi sono esposti numerosi ritratti degli esponenti della più potente famiglia toscana oltre a documenti, medaglie, manoscritti e ogni genere di cimelio.

Una saletta è poi dedicata alla cantina dei vini medicei; non tutti sanno, infatti, che fu proprio grazie ad un editto promulgato da Cosimo III de’ Medici se il vino toscano è stato tutelato fin dal 1716.



Se siete appassionati della storia dei Medici questo museo è senza dubbio da aggiungere all'elenco delle tappe obbligate.



6 commenti:

  1. Eeh... Me lo stavo appunto chiedendo come era Firenze, quanto affollata...

    Anche a Dublino ho provato un po' le tue sensazioni, il notare particolari che prima ti sfuggivano per via dei turisti sempre in giro.

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    1. Direi che è la condizione ottimale per visitarla. C'è gente, ma non ressa e sopratutto hai la possibilità di fare quello che vuoi decidendolo all'ultimo momento senza per questo doverti sottoporre a code infinite.

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  2. Sto proprio pensando di andare a Firenze la settimana prossima, confidando in questo raccoglimento di cui anche Venezia, a quanto dicono gli amici e vedo dalle loro foto, sta beneficiando. È inutile negarlo: le folle di turisti sono vitali per le città per il giro di denaro che muovono, ma per chi cerca di godersi davvero i luoghi che di solito vengono presi d'assalto (soprattutto i musei) una riduzione dei flussi è un piccolo prodigio, propri perché dà modo di apprezzare di più ciò che si vede e soffermarsi sui dettagli senza spintoni, attese, turni. Fa tristezza pensare ai motivi per cui tale contenimento si produce, ma quello che spesso mi scoraggia dal visitare le città d'arte è proprio il caos e la mia intenzione di tornare è dovuta a questa opportunità di muovermi con più quiete. Un'informazione: posto che tutti i siti dei musei consigliano le prenotazioni, si vedono ancora le code agli ingressi di quelli principali?

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    1. Io sarei sempre favorevole agli ingressi contingentati, magari si perderebbe un po' in quantità di tempo a disposizione per la visita, ma si guadagnerebbe senza dubbio in qualità. Troppo spesso infatti si finisce per vedere tutto male e di fretta.

      Per quanto riguarda Firenze tieni presente che io sono andata ormai quasi due settimane fa e che ad agosto la situazione potrebbe variare.
      I turisti stranieri saranno sempre molto pochi, ma potrebbe aumentare sensibilmente il numero dei turisti italiani.
      Non ho visto lunghe code, magari qualcosa di più agli uffici ma nulla di proibitivo. Dipende anche dall'orario, io ad esempio sono piuttosto mattiniera.
      Ti consiglio però di controllare orari e giorni di apertura perché qualche museo negli ultimi tempi li ha ridotti, ma anche questi credo che si stiano ormai normalizzando.

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    2. Ho prenotato quasi tutti gli interessi e infatti ho notato le riduzioni di orario, soprattutto per i siti religiosi. Probabilmente non riuscirò a vedere tutto, ma spero che gli ingressi limitati portino il loro beneficio.

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    3. Infatti avevo letto di Santa Croce, ma non sono andata. A Santa Maria Novella c'era davvero pochissima gente e a San Miniato al Monte praticamente eravamo in sei/sette persone. Ovviamente c'è da fare i conti anche con gli orari delle funzioni durante le quali non è permessa la visita.

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