TUTTO QUELLO CHE SO DI NOI
di Rowan
Coleman
SPERLING
& KUPFER
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Claire Armstrong è una bella ed appariscente quarantenne
sposata con un uomo atletico ed affascinante di nome Greg più giovane di lei di quasi dieci anni.
Claire
ha due figlie: la maggiore Caitlin
ha vent’anni, nata da una storia con un compagno di università, la ragazza
non ha mai conosciuto il padre; la
piccola Esther invece di appena cinque anni è figlia di Greg, è la piccola
di casa, eppure è la persona che nei momenti bui che i famigliari di Claire devono affrontare è colei che riesce, con la sua simpatia e la sua testardaggine,
a tenere unita la famiglia.
Accettando di sposare Greg, Claire aveva messo in preventivo il rischio che
la loro storia possa interrompersi bruscamente a causa della differenza
d’età, ma mai avrebbe pensato che a dividerli sarebbe stato il morbo di Alzheimer, malattia che anni prima aveva
colpito suo padre privandola così del genitore ad appena dieci anni.
Claire,
è una donna forte, abituata a combattere ogni battaglia nella sua vita, è tenace e caparbia, ma anche lei deve arrendersi davanti ad una malattia degenerativa che non lascia scampo e che
nel suo caso procede più velocemente che in altri.
Rowan Coleman è bravissima
a descrivere gli stati emotivi non solo della protagonista, ma anche di ogni
singolo membro della famiglia come
ad esempio i dubbi, le ansie e le
paure di Ruth, la madre di Claire, che dopo aver accudito fino alla morte il marito, è costretta a rivivere lo stesso
dramma e a prendersi cura non solo della figlia, ma anche delle nipoti.
Greg è il primo a soccombere sotto i sintomi
della malattia di Claire. La donna, infatti, sembra aver dimenticato ogni
sentimento provato nei suoi confronti e per questo lo allontana ogni giorno di
più perché per lei egli è ormai poco più che un estraneo.
Caitlin è spaventa perché non si sente ancora
pronta a camminare con le proprie gambe e a farsi carico anche della sorella.
La
giovane inoltre è in un momento difficile della propria vita, deve prendere
decisioni importanti che cambieranno il corso della sua esistenza, e ora più
che mai avrebbe bisogno di tutto l’affetto e la comprensione di Claire che
invece proprio in questo periodo entra e esce continuamente dal mondo della
realtà.
Esther è colei che al momento avverte meno il
disagio della madre, troppo piccola per comprendere cosa stia accadendo. Vive tranquilla,
felice per la vicinanza di Claire che, ormai confinata in casa a causa della
malattia, è diventata la sua perfetta compagna di giochi.
E infine c’è Claire che
lotta ogni giorno per restare se stessa, per restare aggrappata al mondo reale,
ma che ogni giorno si perde un po’ più nella nebbia e ogni giorno fa sempre più
fatica a ritornare al presente.
Claire
che combatte continuamente per non “perdere le parole”, costretta a lasciare il
suo amato lavoro di insegnante, disperata e arrabbiata quando si accorge di non
essere più in grado neppure di leggere le favole a Esther.
Terrorizzata
dall’idea di essere dimenticata dalle persone care, presa dal panico all’idea
di non poter essere presente nella vita delle figlie per aiutarle a crescere e
sostenerle, stritolata dai sensi di colpa per aver inflitto alla madre un
calvario che la povera donna aveva già vissuto con il marito e infine smarrita
e afflitta per il dolore che suo malgrado sta infliggendo a Greg.
“Tutto quello che so di
noi” è un libro emozionante e struggente. Una storia che coinvolge il lettore
fin dalla prima pagina e che sa toccare il suo cuore. Un romanzo che fa commuovere fino alle
lacrime, ma è capace anche di fare sorridere.
Rowan
Coleman racconta una storia dolorosamente vera e lo fa con delicatezza e sensibilità straordinarie, riuscendo nonostante la drammaticità del racconto a
regalare anche un po’ di speranza.
Si può dimenticare una
data.
Si può cancellare un viso.
Si può confondere un nome.
Ma l’amore resta per
sempre.
“Tutto
quello che so di noi” è un libro “onesto”, vero e intelligente, un romanzo da
leggere tutto d’un fiato.