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domenica 20 aprile 2014

“I sotterranei di Londra” di Peter Ackroyd

I SOTTERRANEI DI LONDRA
di Peter Ackroyd
NERI POZZA
Dopo aver affascinato i suoi lettori con la monumentale biografia sulla capitale inglese intitolata “Londra. Una biografia”, Peter Ackroyd torna con un nuovo libro dedicato alla stessa città, un breve ed intrigante racconto di appena 140 pagine che non mancherà di sedurvi ancora una volta.

E' davvero una nuova ed inconsueta prospettiva quella della Londra sotterranea che Ackroyd ci offre ne “I sotterranei di Londra”.
Molti, infatti, ignorano che sotto la Londra che tutti noi conosciamo esiste un’altra città avvolta nell’oscurità dove la temperatura è mite anche durante l’inverno.
Una Londra popolata da strane creature e da fantasmi ma non solo, sotto le strade che ogni giorno milioni di persone percorrono in superficie vivono moltitudini di comunissimi topi e blatte capaci anch’essi di scatenare le più fantasiose credenze popolari.

Il sottosuolo della capitale inglese è un intrico di vie e cunicoli, di passaggi segreti e gallerie.
I suoi sotterranei sono caotici e disordinati, un vero e proprio labirinto che attira e respinge allo stesso tempo.
Essi ricordano all’uomo gli inferi e l’oltretomba ma contemporaneamente gli suggeriscono anche una sensazione di protezione e di ritorno al grembo materno. Non dimentichiamo che proprio il sottosuolo è sempre stato legato sin dall’antichità al culto delle divinità ctonie, divinità generalmente di sesso femminile.

Ackroyd ricorda, per chi non ne fosse a conoscenza, che le fondamenta di Londra poggiano su uno strato argilloso e per questo motivo la città viene risucchiata verso il basso sprofondando nel terreno.
Interessante sapere che il livello della falda freatica continua a salire tanto che ogni giorno devono essere pompati quasi settanta milioni di litri per salvare la città.

La storia di Londra è anche la storia dei suoi corsi d’acqua. Sono ben tredici i fiumi della capitale britannica e anche se molti di essi oggi non sono più visibili, ormai completamente coperti, continuano a scorrere lungo le tubature e le fognature.
Ci fu un tempo però in cui essi scorrevano liberamente tra i campi laddove la realtà urbana si dissolveva in quella rurale.
Uno tra i fiumi più conosciuti e a cui Ackroyd dedica un intero capitolo è il vecchio Fleet “il più potente dei fiumi scomparsiil cui nome riecheggia spesso nelle pagine della letteratura inglese.

Affascinante è il racconto della metropolitana di Londra, della sua costruzione e del suo sviluppo fino ai nostri giorni, le stazioni, le linee e la storia del disegno della sua pianta ancora oggi uno dei simboli principali, insieme al suo logo, della città.

Quante cose diamo per scontate senza renderci conto di quanto siano costate in termini di ingegno e fatica e quale prezzo sia stato pagato in vite umane per costruire tutto ciò che oggi sembra così normale ai nostri occhi.
Quanti di noi si sono mai soffermati a pensare che la London Underground è così antica da poter annoverare tra i suoi utenti personaggi quali Dickens e persino, perchè no, Jack lo squartatore?

“I sotterranei di Londra” è una scoperta continua; un libro che, tra le numerose citazioni bibliche e classiche, ci svela mille curiosità.
Un’avventura affascinante che tutti possiamo fare stando comodamente seduti in poltrona ma quanta voglia di andare a vedere di persona questi luoghi, forse a volte anche un po’ macabri, però così suggestivi ed eccitanti. 



giovedì 7 novembre 2013

“Londra. Una biografia” di Peter Ackroyd

LONDRA. UNA BIOGRAFIA
di Peter Ackroyd
NERI POZZA
Londra è una città che contiene ogni desiderio o ogni parola mai pronunciata, ogni gesto o azione mai compiuti, ogni affermazione nobile o insensibile mai pronunciata.

Londra è la città degli eccessi, è una città senza limiti. 
Londra è infinita e con lei non è possibile avere mezze misure: o la si ama perdutamente o la si odia profondamente.
Se appartenete, come me, a coloro che la adorano…allora questa monumentale biografia, un tomo di ben 668 pagine, è davvero il vostro libro.

L'opera di Peter Ackroyd, originario di Acton un quartiere nella parte ovest di Londra, è prima di tutto un atto d’amore nei confronti della propria città. 
Il suo è un progetto ambizioso che vuole celebrare il mito di Londra.

L’autore ci racconta, con la grande capacità narrativa che lo contraddistingue, la storia della città dalle origini fino ai giorni nostri, avvalendosi di una vasta bibliografia e cercando di assimilare più informazioni possibili su di essa attraverso ogni tipo di documento che la riguardi. Moltissime sono le citazioni di personaggi illustri, scrittori, filosofi, poeti, statisti…

La bibliografia su Londra è vastissima, basti pensare solo alla letteratura inglese e a come questa possa essere considerata, sotto alcuni aspetti, “letteratura londinese”. Ogni autore ha parlato di Londra: Chaucer, Dickens, Orwell, Austen… solo per citarne alcuni perché l’elenco sarebbe infinito. Per non parlare poi degli autori stranieri: Nathaniel Hawthorne, Henry James…

Londra è una città cosmopolita, una città che riesce a rinnovarsi giorno dopo giorno, ma allo stesso tempo che riesce a rimanere fedele a se stessa; una città dove il vecchio e il nuovo riescono ad integrarsi e a coesistere magnificamente.
Sir Walter Besant disse “Ho passeggiato per Londra gli ultimi trent’anni, e ho trovato qualcosa di nuovo ogni giorno”, un’affermazione condivisa da molti estimatori della città.

La cosa che colpisce di più è proprio la sua capacità di essere una nazione nella nazione e di riuscire a far sì che ogni suo abitante sia orgoglioso di appartenerle, di poter dire “io sono di Londra”.

La biografia inizia raccontando del letto di mare dell’era giurassica che ricopriva un tempo il territorio, leggiamo poi dei ritrovamenti di rinoceronti e mammut…della Londra celtica e di Londinium, la città romana…l’epoca Elisabettiana…l’epoca Vittoriana…sino ad arrivare ai due conflitti mondiali…e via via fino ai giorni nostri... il punk degli anni Settanta….gli yuppies degli anni Ottanta…

Ogni aspetto della città viene analizzato, non solo la crescita demografica o la storia dei singoli quartieri e del loro sviluppo edilizio.
Ci sono pagine dedicate alla storia del crimine (come non ricordare la vicenda Jack lo squartatore?), alla prostituzione (con numerosi riferimenti al romanzo di Daniel Defoe, “Moll Flanders”), alla violenza per le strade di Londra, al Tamigi e ai suoi affluenti tra cui il famoso Fleet, alle prigioni, al tristemente celebre manicomio di Bedlam, all’economia e al commercio, alle fiere e ai mercati, al traffico, all’amministrazione della giustizia, agli incendi, alle numerosissime chiese, alle taverne…
Sono davvero tantissimi i temi affrontati da Ackroyd per descrivere una città che egli considera una cosa viva: una grande vita che ingloba la somma di vite individuali.   

Londra sarà anche una città ingorda, rumorosa, sporca, violenta, caotica…ma è anche una città forte, orgogliosa, fiera e combattiva che non si può fare a meno di amare.
E ricordate che come il mare e il patibolo, Londra non rifiuta nessuno.