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martedì 11 novembre 2014

“Terra ignota” di Vanni Santoni HG


“Terra ignota” è una saga fantasy scritta da Vanni Santoni. Per distinguere la sua produzione di testi fantastici dagli altri suoi romanzi, l’autore ha scelto di aggiungere al suo nome la sigla “HG” in omaggio a Guido Morselli.

“Terra ignota” è una trilogia di cui Mondadori ha pubblicato nel 2013 il primo volume “Risveglio” e recentemente  il secondo intitolato” Le figlie del rito”.

“Le figlie del rito” è da considerarsi il volume conclusivo della saga poiché il terzo, di prossima pubblicazione, sarà a tutti gli effetti un prequel che, come anticipato dall’autore stesso, tratterà esclusivamente dei fatti antecedenti alle vicende narrate nei primi due libri.

Tutti i libri possono essere tranquillamente letti come singoli romanzi, infatti, Vanni Santoni ha optato volutamente per un taglio della narrazione che permettesse al lettore di poter scegliere se leggere tutti i romanzi od uno solo senza vincoli cronologici.
                                                                                        
Ho letto entrambi i libri e personalmente ritengo che il finale di “Risveglio” renda quasi obbligatoria la lettura del secondo romanzo; diversamente “Le figlie del rito” grazie anche ad una dettagliata ed interessante introduzione nella quale vengono presentati tutti i personaggi e viene dato, seppur a grandi linee, un più che esaustivo compendio della storia generale, può essere letto tranquillamente da solo come un romanzo a sé.

Detto ciò il consiglio è ovviamente di leggere entrambi i libri per non perdere neppure un passaggio di quella che a tutti gli effetti risulta essere una convincente e suggestiva saga.

Addentriamoci ora in quanto viene narrato nei singoli volumi.

TERRA IGNOTA
RISVEGLIO
di Vanni Santoni HG
MONDADORI
Libro primo: “Risveglio” – Dopo un giorno e una notte di festa, il Villaggio Alto subisce un attacco da parte di cavalieri spietati. Essi appartengono al Cerchio d’Acciaio, il più nobile ordine dell’impero del quale fanno parte i più fedeli servitori dell’Imperatrice.
A comandare la spedizione è il Primo dei Dodici in persona, Aydric Reinhare, tanto bello quanto letale.
Durante l’attacco il villaggio viene dato alle fiamme, gli abitanti sterminati e la giovane Vevisa, la figlia dello shultz locale, viene rapita.
Vevisa ha il dono di poter comunicare a distanza inviando sogni. E’ proprio attraverso l’invio di un sogno che Ailis, la più cara amica di Vevisa, riuscita a mettersi in salvo perché non presente al villaggio al momento dell’attacco, viene a conoscenza di quanto accaduto.
Ailis decide di andare alla ricerca di Vevisa per liberarla e di Aydric Reinhare per vendicare la morte dei genitori e dell’amico Breu, anch’egli creduto morto.
Ailis è una ragazzina di solo dodici anni, per nulla portata allo studio, ma dotata di una forza straordinaria per la sua età.
Durante il suo viaggio farà molte esperienze, sarà fatta schiava, combatterà come un gladiatore, incontrerà molte persone e verrà a conoscenza delle sue vere origini.
Visiterà molti luoghi tra cui alcune delle Cinquantaquattro Città, attraverserà il mare e attraverserà anche la foresta di Broceliande, un luogo incantato e popolato da esseri fantastici.

Un luogo sognato così presto che ancora cova braci del primo sogno, e si può dire che in virtù di ciò continui a sognare per conto proprio.
(da "Le figlie del rito").

Facciamo un passo indietro per inquadrare meglio i luoghi e il contesto in cui si svolgono gli eventi raccontati in “Terra ignota”.

Il regno in cui tutti questi avvenimenti hanno luogo è un regno generato dal Sogno dell’Imperatrice. L’imperatrice dorme nelle sue stanze situate nelle profondità della Capitale delle Terre Occidentali e attraverso il suo sonno genera il Sogno che a sua volta genera il mondo.
A proteggere il sonno dell’Imperatrice sono preposti i cavalieri dell’Ordine del Cerchio d’Acciaio. Il cerchio interno, quello formato dai cavalieri più nobili e potenti, i più vicini all’Imperatrice è formato da 12 cavalieri o maestri.
Uno di questi è investito di maggiori poteri ed è per questo definito il Primo dei Dodici.
Al di sopra di tutti vi è poi il Gran Maestro.

Un tempo lontano, durante un rito organizzato dal Cerchio D’Acciaio, l’Imperatrice si unì con i quattro Re, i quattro serpenti, e generò le quattro figlie del rito che furono partorite da quattro schiave di palazzo, assassinate subito dopo il parto.

Ma ciò che non era stato previsto era il tradimento di alcuni cavalieri, in particolare di Aydric Reinhare, poi divenuto Primo dei Dodici, e di H.H. a sua volta investito della carica di Gran Maestro.
Le quattro figlie del rito furono rapite e portate lontano da quattro cavalieri per essere cresciute lontano dalla corruzione che aveva colpito il Cerchio d’Acciaio. Insieme alle figlie del rito furono sottratte anche la coppa e la spada, simboli di legittimità dell’impero.

Gahalad però pentito del gesto blasfemo compiuto da Odilon, ovvero l’aver sottratto la coppa e la spada, tornò sui suoi passi riportando Morigan, la figlia che gli era stata affidata, nella capitale.
Morigan venne quindi allevata e istruita sotto il controllo e la guida del Gran Maestro H.H.

TERRA IGNOTA
LE FIGLIE DEL RITO
di Vanni Santoni HG
MONDADORI
Libro secondo: “Le figlie del rito”Ailis, figlia della terra, Brigid, figlia dell’Aria, Lorlei, figlia dell’Acqua, Morigan, figlia del Fuoco sono ormai pronte.
Entrate tutte in contatto con la magia e con i loro rispettivi serpenti ovvero il Cromcruac (essenza della Terra), lo Shahrukh (essenza dell’Aria), lo Jormungang (essenza dell’Acqua) e il Drago (essenza del Fuoco), sono finalmente pronte a rivendicare il posto che spetta loro di diritto. Sono pronte, se necessario alla loro causa, persino a combattere tra loro.
Tutte però dovranno fare i conti con Vevisa, la protetta del Gran Maestro H.H. che, dopo anni di studio e applicazione, vuole tutto il potere per sé e non ha nessuna intenzione di indietreggiare neppure di fronte a quattro dee o meglio cinque dee, perché una quinta figlia del rito si nasconde tra le mura del Palazzo-Cattedrale.
L’elemento della piccola Nin è l’Etere, il cui signore è il Melektaus, il signore degli interstizi, colui che circonda gli altri quattro elementi.

“Terra ignota” è quello che viene comunemente definito un pastiche letterario. Moltissimi sono i richiami ad altre opere da quelle classiche a quelle moderne, potremmo elencarle all’infinito, potremmo citare Ariosto, Tolkien, Platone, Calvino così come i testi sacri tra cui la stessa Bibbia, o fare riferimento alla mitologia nordica, celtica, greca e romana.

Moltissime poi sono le citazioni dirette e indirette di altri autori oltre che di personaggi storici e leggendari.
Potrei sottolineare ad esempio il nome Yorick, di derivazione shakespeariana (Amleto) o i nomi di città che richiamano alla memoria famosi personaggi della storia come Ipazia, celebre filosofa, matematica e astronoma vissuta nella seconda metà del IV secolo d.C., oppure Boudica, leggendaria regina della tribù degli Iceni che guidò la più grande rivolta anti-romana della Britannia.
Inoltre non possono certamente passare inosservati passaggi come uno “studio matto e disperatissimo” famosissima citazione leopardiana.

I richiami all’Impero Romano sono espliciti soprattutto nel primo libro “Risveglio” laddove Ailis, dopo essere stata venduta come schiava, viene acquistata da un lanista per il proprio ludus e istruita nel combattimento per dare spettacolo nell’arena.
Nel secondo Ailis compie invece imprese che rimandano alle mitiche fatiche di Eracle, la cattura di un enorme cinghiale ricorda senza dubbio la cattura del cinghiale di Erimanto da parte dell’eroe greco.

Il mondo creato da Vanni Santoni si rifà sopratutto all’epoca medievale sia a quella leggendaria del ciclo arturiano (la cerca dei cavalieri, la tavola dello scacchiere che ricorda la tavola rotonda…) sia a quella più propriamente storica legata al mondo dei Templari (la figura del Gran Maestro, il richiamo all’idolo pagano Bafometto …).

Insomma come avrete capito c’è di che sbizzarrirsi e divertirsi a scovare richiami, citazioni e quant’altro; sarebbe davvero impossibile riuscire a farne un resoconto completo.
Io mi sono limitata ad anticiparvi qualcosa per farvi intravedere cosa vi aspetta tra le pagine di questa saga.
                                                                                                 
Entrambi i libri sono una piacevole lettura.
Personalmente in “Risveglio” ho apprezzato soprattutto la prima parte, mentre “Le figlie del rito” mi ha coinvolta completamente, in questo secondo volume la tensione narrativa non viene mai meno e la lettura scorre davvero veloce.
                                                                                                           
Vanni Santoni si è rivelato una gradita sorpresa tra gli autori fantasy italiani. L’avvincente trama, i personaggi ben riusciti e l’interessante universo creato dal suo autore, fanno di “Terra ignota” una saga stimolate ed affascinante.





sabato 9 giugno 2012

“Il trono di spade” di George R.R. Martin


Primo volume della saga scritta da George R.R. Martin che ha conquistato milioni di lettori, “Il trono di spade” è ambientato in un mondo fantastico con forti richiami all’epoca medievale, pervaso da intrighi politici e scandali, dove gli inverni e le estati durano intere generazioni.
Robert Baratheon, re dei Sette Regni, richiama a corte il suo vecchio amico e compagno d’armi, Eddard Stark, Lord di Grande Inverno, per conferirgli il titolo di Primo Cavaliere, principale carica del regno, seconda solo a quella del sovrano stesso.
Nel frattempo Lady Lysa Tully di Delta delle Acque, moglie del defunto Primo Cavaliere Jon Arryn Lord di Nido dell’Aquila, avverte la sorella, Lady Catelyn moglie di Eddard Stark, dei suoi più che fondati sospetti sull’assassinio del marito per mano dei Lannister di Castel Granito (famiglia della regina Cersei, moglie di re Robert). Appena divenuto Primo Cavaliere, Lord Stark, giunto a corte inizia a svolgere indagini personali sul presunto assassinio del suo predecessore.
Al di là del mare, il giovane Viserys e sua sorella Daenerys, figli di Aerys II, detto il Re Folle, discendenti della famiglia reale dei Targaryen, Signori dei draghi, si adoperano per riconquistare il Trono di spade perso durante la sanguinosa guerra che aveva portato su quello stesso trono proprio Robert Baratheon.

Nel frattempo i conflitti sempre più accesi tra le casate degli Stark, Lannister e Baratheon oltre a quelli con le altre nobili famiglie dei Tully, Arryn, Tyrrell e Greyjoy spingono gli eventi verso una guerra di proporzioni epiche.
Nell’estremo nord, alla Barriera – un’immensa muraglia eretta per difendersi da qualunque essere umano e non umano viva al di là di essa – i Guardiani della notte, sempre meno numerosi e sempre più abbandonati a se stessi, cercano di tenere lontani i pericoli che minacciano il regno.
Il motto degli Stark “L’inverno sta arrivando” è ogni giorno più realistico, l’inverno arriverà presto e con esso arriveranno anche gli Estranei, creature demoniache, una specie di “non morti” dagli occhi azzurri e gelidi…
I protagonisti della saga sono tantissimi, ma fortunatamente il libro è fornito di precise tavole descrittive dei vari personaggi e da mappe dettagliate del territorio. Lontanissimo dall’idea del fantasy del “Signore degli Anelli” di Tolkien, “Il trono di spade” è comunque una saga fantasy sotto tutti gli aspetti. E’ vero che all’inizio sembra non esserci nulla di fantastico, ma è solo apparenza, Martin, infatti, introduce l’elemento fantasy poco per volta; attraverso il racconto dell’estinzione dei draghi in un’epoca non molto remota, il ritrovamento dei cuccioli di meta-lupo da parte degli Stark, i continui riferimenti agli Estranei, l’autore ci introduce in un mondo dove comprendiamo che l’elemento magico avrà un ruolo essenziale nella storia.
Il racconto viene ripartito in capitoli dove si narrano le vicende suddivise in base al personaggio protagonista del brano. Questo ci regala un romanzo ben strutturato, che ci sottopone i punti di vista differenti dei personaggi, spingendoci a prendere posizione parteggiando ora per l’uno, ora per l’altro dei protagonisti. Intrighi, passione, amore, duelli, incesti, segreti, tradimenti, non sembra mancare proprio nulla in questa saga dove crudeltà e sete di potere sono gli elementi principali.
Non esiste però una netta divisione tra bene e male, la psicologia di ogni singolo personaggio viene ampiamente indagata e di ognuno vengono evidenziate caratteristiche e passioni umane (orgoglio, amore, passione, gelosia ecc.); vengono presentate infinite sfumature della personalità di ogni protagonista così come sono indagati a fondo i rapporti tra i vari personaggi. Jon Snow, il bastardo, figlio di Eddard Stark e di una donna misteriosa di cui tutti ignorano l’identità, ad esempio viene identificato non solo attraverso le sue caratteristiche fisiche e morali, ma anche attraverso i suoi rapporti con i vari fratellastri (la complicità con Arya, la freddezza di Sansa nei suoi confronti, il rispetto reciproco che lo lega a  Rob, l’affetto corrisposto verso i più piccoli Bran e Rickon), con il padre che lo ama come gli altri figli nonostante gli ricordi la sua debolezza, con Lady Catlyn che lo odia perché simbolo vivente del tradimento del marito, con Theon Greyjoy che lo disprezzo in quanto bastardo, con lo stesso Tyron Lannister che vede in lui riflessa la sua “diversità” e decide di dispensargli qualche perla della sua “saggezza”:

Mai, mai dimenticare chi sei, perché di certo il mondo non lo dimenticherà. Trasforma chi sei nella tua forza, così non potrà mai essere la tua debolezza. Fanne un’armatura, e non potrà mai essere usata contro di te.

Non esistono eroi immortali, tutti possono morire, tutti possono cadere sia i protagonisti veri e propri, sia i personaggi minori; cadono i potenti, i ricchi, i colpevoli così come gli innocenti e i poveri; tutto questo rende il racconto molto reale e grazie anche alla capacità di Martin di descrivere perfettamente gli eventi, la storia è emozionante, appassionante, coinvolgente tanto da riuscire a tenere incollato il lettore fino all’ultima pagina del libro.
Esiste una trasposizione cinematografica della saga a cura della HBO, trasmessa in Italia da Sky, che ha già mandato in onda la prima e la seconda stagione della serie televisiva. Indubbiamente vedere la serie TV aiuta a conoscere meglio i personaggi perché sono davvero tantissimi, ma devo dire che non ho apprezzato affatto, soprattutto nella prima serie (corrispondente al primo volume o primi due volumi a seconda dell’edizione Mondadori scelta), le esasperate scene di sesso e violenza in quanto a differenza di quelle presenti nel libro sono il più delle volte fini a se stesse e, non essendo pertanto necessarie al racconto, risultano spesso fastidiose.
“Il trono di spade” è una saga lunghissima e il suo autore ritiene siano necessari 7 volumi per raccontare l’intera storia. In Italia, per le solite ragioni commerciali, i volumi già pubblicati ed editi da Mondadori, sono stati divisi in due libri, creando così non poca confusione.
Cercando di mettere un po’ di ordine…

Volume 1 – A Games of Thrones
Il trono di spade
Il grande inverno
pubblicati recentemente anche in unico volume

Volume 2 – A Clash of Kings
Il regno dei lupi
La regina dei draghi
pubblicati recentemente anche in unico volume

Volume 3 – A Stormo f Swords
I fiumi della guerra
Il portale delle tenebre

Volume 4 – A Feast for Crows
Il dominio della regina
L’ombra della profezia

Volume 5 – A Dance with Dragons
I guerrieri del ghiaccio
I fuochi di Valyria
La danza dei draghi 

I titoli dei volumi 6 e 7 dovrebbero essere “The Winds of Winter” e “A Dream of Springs”.
Buona lettura!