La
cosa bella della Storia è la sua
capacità di riuscire a meravigliarci di continuo perché ci sarà sempre qualcosa rimasto
a noi celato nelle pieghe del tempo.
Ecco
quindi che non stupisce se la maggior parte di noi fino ad oggi ha ignorato che
Dante Alighieri avesse una sorella di nome Gaetana (o Tana).
La
vita talvolta riserva delle sorprese come è accaduto all’autrice di questo
saggio. Mai, Elena Petrioli avrebbe
immaginato che, per una concatenazione di eventi inaspettati, si sarebbe ritrovata un giorno addirittura ad
impersonare Tana Alighieri facendo visite guidate
teatralizzate.
Ognuno
durante la pandemia ha reagito a suo modo ed Elena Petrioli, affermata guida turistica da oltre venticinque anni nonché
appassionata di storia locale, ha rivolto in quei giorni il suo sguardo verso il Sommo.
Senza
rendersene conto si è trovata a seguire le
tracce della sorella di Dante, immedesimandosi così tanto nella sua storia da riuscire persino, a distanza di secoli, a riportarla in vita per le vie di Firenze.
Come
nasce l’idea di questo breve saggio? Poiché risultava ovviamente impossibile
trasmettere tutte le informazioni su Tana
Alighieri, per quanto purtroppo alquanto esigue, durante una
visita guidata, Elena Petrioli ha avvertito la necessità di mettere per
iscritto, in maniera ordinata e puntuale, una summa di quanto già pubblicato e
dibattuto su questa figura quasi sconosciuta, ma alquanto importante nella vita
di Dante.
Elena
Petrioli, però, non si è limitata ad una mera ricerca bibliografica, ma ha
confrontato tra loro le ipotesi e le argomentazioni a sostegno delle stesse dei
vari storici che si sono succeduti nel corso dei secoli fino ai giorni nostri.
Ha esaminato gli stessi testi danteschi e gli scritti degli autori a lui contemporanei
e, infine, ha verificato in
prima persona ed esaminato documenti d’archivio in maniera minuziosa e
capillare così che non venisse tralasciato alcun dettaglio utile alla ricerca. Si è dedicata anche
ad un attento studio topografico con l'intento di
identificare, quanto più possibile, i luoghi dove si svolsero gli eventi trattati.
In
questo saggio, non solo troverete la
storia di Tana Alighieri, sorella maggiore di Dante e moglie del ricco mercante
Lapo Riccomanni, ma anche una breve sintesi di come si presentasse la Firenze
dell’epoca dal punto di vista politico, economico, sociale e topografico.
Le
contraddizioni, ad un occhio moderno, potrebbero sembrare molte, per questo l’autrice
ha ritenuto necessario fornire qualche
breve indicazione al lettore affinché questi avesse le giuste coordinate per
meglio addentrarsi nella storia. Era indispensabile per prima cosa, poi,
fare chiarezza sull’annosa questione relativa alle differenze tra magnati e popolani.
“Tana
Alighieri” è una lettura piacevole e interessante che riesce a far convivere nelle sue pagine due storie parallele:
quella contemporanea, dell’autrice, con
le sue passioni, le sue aspirazioni e le sua esperienze, e quella medievale, prettamente storica, legata al personaggio di cui
si narra e di cui viene tracciato un profilo, se vogliamo, anche romantico di
sorella premurosa e di moglie discreta ma capace, se necessario, anche di
affiancare il marito negli affari.
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