“Terra ignota” è una saga fantasy scritta da Vanni Santoni. Per distinguere la sua produzione di testi fantastici dagli altri suoi romanzi, l’autore ha scelto di aggiungere al suo nome la sigla “HG” in omaggio a Guido Morselli.
“Terra
ignota” è una trilogia di cui Mondadori ha
pubblicato nel 2013 il primo volume “Risveglio” e recentemente il secondo intitolato” Le figlie del rito”.
“Le
figlie del rito” è da considerarsi il volume conclusivo della saga poiché il terzo, di prossima
pubblicazione, sarà a tutti gli effetti un prequel che, come anticipato
dall’autore stesso, tratterà esclusivamente dei fatti antecedenti alle vicende
narrate nei primi due libri.
Tutti i libri possono essere
tranquillamente letti come singoli romanzi, infatti, Vanni Santoni ha optato
volutamente per un taglio della narrazione che permettesse al lettore di poter
scegliere se leggere tutti i romanzi od uno solo senza vincoli cronologici.
Ho letto entrambi i libri e
personalmente ritengo che il finale di “Risveglio” renda quasi obbligatoria
la lettura del secondo romanzo; diversamente “Le figlie del rito” grazie anche ad una dettagliata ed interessante
introduzione nella quale vengono presentati tutti i personaggi e viene dato,
seppur a grandi linee, un più che esaustivo compendio della storia generale,
può essere letto tranquillamente da solo come un romanzo a sé.
Detto ciò il consiglio è ovviamente di
leggere entrambi i libri per non perdere neppure un passaggio di quella che a
tutti gli effetti risulta essere una convincente e suggestiva saga.
Addentriamoci ora in quanto viene
narrato nei singoli volumi.
TERRA IGNOTA
RISVEGLIO
di Vanni Santoni HG
MONDADORI |
Libro
primo: “Risveglio” –
Dopo un giorno e una notte di festa, il Villaggio
Alto subisce un attacco da parte di cavalieri spietati. Essi appartengono
al Cerchio d’Acciaio, il più nobile
ordine dell’impero del quale fanno parte i più fedeli servitori
dell’Imperatrice.
A comandare la spedizione è il Primo dei Dodici in persona, Aydric
Reinhare, tanto bello quanto letale.
Durante l’attacco il villaggio viene
dato alle fiamme, gli abitanti sterminati e la giovane Vevisa, la figlia dello shultz locale, viene rapita.
Vevisa ha il dono di poter comunicare a
distanza inviando sogni. E’ proprio attraverso l’invio di un sogno che Ailis, la più cara amica di Vevisa,
riuscita a mettersi in salvo perché non presente al villaggio al momento
dell’attacco, viene a conoscenza di quanto accaduto.
Ailis
decide di andare alla ricerca di Vevisa per liberarla e di Aydric Reinhare per
vendicare la morte dei genitori e dell’amico Breu, anch’egli creduto morto.
Ailis è una ragazzina di solo dodici
anni, per nulla portata allo studio, ma dotata di una forza straordinaria per
la sua età.
Durante il suo viaggio farà molte
esperienze, sarà fatta schiava, combatterà come un gladiatore, incontrerà molte
persone e verrà a conoscenza delle sue vere origini.
Visiterà molti luoghi tra cui alcune
delle Cinquantaquattro Città, attraverserà il mare e attraverserà anche la foresta di Broceliande, un luogo
incantato e popolato da esseri fantastici.
Un luogo sognato così presto che ancora cova braci del primo sogno, e si può dire
che in virtù di ciò continui a sognare per conto proprio.
(da "Le figlie del rito").
Facciamo un passo indietro per
inquadrare meglio i luoghi e il contesto in cui si svolgono gli eventi
raccontati in “Terra ignota”.
Il
regno in cui tutti questi avvenimenti hanno luogo è un regno generato dal Sogno
dell’Imperatrice. L’imperatrice
dorme nelle sue stanze situate nelle profondità della Capitale delle Terre
Occidentali e attraverso il suo sonno
genera il Sogno che a sua volta genera il mondo.
A proteggere il sonno dell’Imperatrice
sono preposti i cavalieri dell’Ordine
del Cerchio d’Acciaio. Il cerchio interno, quello formato dai cavalieri più
nobili e potenti, i più vicini all’Imperatrice è formato da 12 cavalieri o
maestri.
Uno di questi è investito di maggiori
poteri ed è per questo definito il Primo
dei Dodici.
Al di sopra di tutti vi è poi il Gran Maestro.
Un tempo lontano, durante un rito
organizzato dal Cerchio D’Acciaio, l’Imperatrice
si unì con i quattro Re, i quattro serpenti, e generò le quattro figlie del
rito che furono partorite da quattro schiave di palazzo, assassinate subito
dopo il parto.
Ma ciò che non era stato previsto era il tradimento di alcuni cavalieri, in
particolare di Aydric Reinhare, poi divenuto Primo dei Dodici, e di H.H. a sua
volta investito della carica di Gran Maestro.
Le
quattro figlie del rito furono rapite e portate lontano da quattro cavalieri
per essere cresciute lontano dalla corruzione che aveva colpito il Cerchio
d’Acciaio. Insieme alle figlie del rito furono sottratte anche la coppa e la
spada, simboli di legittimità dell’impero.
Gahalad
però pentito del gesto
blasfemo compiuto da Odilon, ovvero l’aver sottratto la coppa e la spada, tornò sui suoi passi riportando Morigan, la
figlia che gli era stata affidata, nella capitale.
Morigan venne quindi allevata e istruita
sotto il controllo e la guida del Gran Maestro H.H.
TERRA IGNOTA
LE FIGLIE DEL RITO
di Vanni Santoni HG
MONDADORI
|
Libro
secondo: “Le figlie del rito”
– Ailis, figlia della terra, Brigid, figlia dell’Aria, Lorlei, figlia dell’Acqua, Morigan, figlia del Fuoco sono ormai
pronte.
Entrate tutte in contatto con la magia e con i loro rispettivi
serpenti ovvero il Cromcruac (essenza
della Terra), lo Shahrukh (essenza dell’Aria), lo Jormungang (essenza
dell’Acqua) e il Drago (essenza del Fuoco), sono finalmente pronte a
rivendicare il posto che spetta loro di diritto. Sono pronte, se necessario
alla loro causa, persino a combattere tra loro.
Tutte
però dovranno fare i conti con Vevisa, la protetta del Gran Maestro H.H. che, dopo anni di studio e
applicazione, vuole tutto il potere per sé e non ha nessuna intenzione di
indietreggiare neppure di fronte a
quattro dee o meglio cinque dee, perché una quinta figlia del rito si
nasconde tra le mura del Palazzo-Cattedrale.
L’elemento
della piccola Nin è l’Etere,
il cui signore è il Melektaus, il signore degli interstizi, colui che circonda
gli altri quattro elementi.
“Terra ignota” è quello che viene
comunemente definito un pastiche
letterario. Moltissimi sono i richiami ad altre opere da quelle classiche a
quelle moderne, potremmo elencarle all’infinito, potremmo citare Ariosto,
Tolkien, Platone, Calvino così come i testi sacri tra cui la stessa Bibbia , o fare riferimento
alla mitologia nordica, celtica, greca e romana.
Moltissime
poi sono le citazioni dirette e indirette di altri autori oltre che di
personaggi storici e leggendari.
Potrei sottolineare ad esempio il nome Yorick, di derivazione shakespeariana
(Amleto) o i nomi di città che richiamano alla memoria famosi personaggi della
storia come Ipazia, celebre filosofa,
matematica e astronoma vissuta nella seconda metà del IV secolo d.C., oppure Boudica, leggendaria regina della tribù
degli Iceni che guidò la più grande rivolta anti-romana della Britannia.
Inoltre non possono certamente passare
inosservati passaggi come uno “studio matto e disperatissimo” famosissima
citazione leopardiana.
I
richiami all’Impero Romano
sono espliciti soprattutto nel primo libro “Risveglio” laddove Ailis, dopo
essere stata venduta come schiava, viene acquistata da un lanista per il
proprio ludus e istruita nel combattimento per dare spettacolo
nell’arena.
Nel secondo Ailis compie invece imprese
che rimandano alle mitiche fatiche di
Eracle, la cattura di un enorme cinghiale ricorda senza dubbio la cattura
del cinghiale di Erimanto da parte dell’eroe greco.
Il mondo creato da Vanni Santoni si rifà
sopratutto all’epoca medievale sia a
quella leggendaria del ciclo arturiano (la cerca dei cavalieri, la tavola
dello scacchiere che ricorda la tavola rotonda…) sia a quella più propriamente storica legata al mondo dei Templari
(la figura del Gran Maestro, il richiamo all’idolo pagano Bafometto …).
Insomma come avrete capito c’è di che
sbizzarrirsi e divertirsi a scovare richiami, citazioni e quant’altro; sarebbe
davvero impossibile riuscire a farne un resoconto completo.
Io mi sono limitata ad anticiparvi qualcosa
per farvi intravedere cosa vi aspetta tra le pagine di questa saga.
Entrambi
i libri sono una piacevole lettura.
Personalmente in “Risveglio” ho
apprezzato soprattutto la prima parte, mentre “Le figlie del rito” mi ha
coinvolta completamente, in questo secondo volume la tensione narrativa non
viene mai meno e la lettura scorre davvero veloce.
Vanni Santoni si è rivelato una gradita
sorpresa tra gli autori fantasy italiani. L’avvincente trama, i personaggi ben
riusciti e l’interessante universo creato dal suo autore, fanno di “Terra
ignota” una saga stimolate ed affascinante.