I MEDICI
UNA DINASTIA AL POTERE
di Matteo Strukul
Newton Compton Editori
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“Una dinastia
al potere” è il primo capitolo di una trilogia, alla quale si è poi aggiunto un
quarto volume intitolato “Decadenza di
una famiglia”, opera di Matteo Strukul dedicata ad una delle famiglie più
importanti della storia italiana, i
Medici:
“Una dinastia al potere” è dedicato alla
figura di Cosimo de’ Medici
“Un uomo al potere” il secondo volume
della trilogia, è dedicato alla figura
di Lorenzo il Magnifico
“Una regina al potere” terzo capitolo è dedicato
alla figura di Caterina de’ Medici, regina di Francia
Il racconto del
primo volume inizia nel 1429 con la
morte di Giovanni de’ Medici, avvenuta in circostanze sospette, e si chiude
nel 1440 subito dopo la battaglia di
Anghiari, la vittoria che sancisce il definitivo trionfo di casa Medici.
Nel 1429 Firenze
era l’essenza stessa della magnificenza e
del potere, ma allo stesso tempo era anche un covo di vipere e di
traditori; l’ascesa di Giovanni de’
Medici, che nel giro di un ventennio era riuscito a realizzare un vero e
proprio impero finanziario, non era
stata vista di buon occhio dalle nobili e potenti famiglie fiorentine.
Alla morte
del patriarca i figli Cosimo e Lorenzo
si trovano a dover fronteggiare una situazione politica piuttosto complicata.
Nonostante
siano a capo di un vasto impero finanziario e possano vantare importanti
alleanze al di fuori di Firenze, nella loro città i Medici vivono accerchiati dai nemici, due in particolari sembrano
essere i più agguerriti: Rinaldo degli
Albizzi e Palla Strozzi.
Cosimo e Lorenzo, benché abbiano caratteri molto diversi
tra loro; perspicace, intelligente ed abile
manipolatore il primo, uomo pragmatico e d’azione il secondo, sono molto
uniti e sicuri di poter contare sempre l’uno sull’altro.
A Lorenzo,
uomo instancabile e dotato di vivace ingegno, è stata affidata la direzione del
Banco, mente a Cosimo, amante dell’arte e delle lettere, sono state affidate la strategia e la politica che, non dimentichiamo, nella Firenze
Rinascimentale passavano in gran parte attraverso il mecenatismo.
Proprio in
questo periodo proseguono i lavori per il completamento della cupola di Santa Maria del Fiore affidati a
Filippo Brunelleschi, artista molto apprezzato da Cosimo, lavori
ufficialmente commissionati dall’Opera del Duomo ma in realtà sovvenzionati in
massima parte dalla famiglia Medici.
Molti gli
eventi che si susseguono negli anni che vanno dal 1429 al 1440: le continue
cospirazioni, la lunga guerra contro Lucca, la ratifica di nuove e vecchie
alleanze, la peste a Firenze, la
prigionia di Cosimo, l’esilio e il rientro a Firenze di Cosimo e di Lorenzo
e il trasferimento da Ferrara a Firenze del concilio episcopale indetto per
tentare di riunificare le due Chiese, quella di Oriente e quella di Occidente.
Il libro di
Matteo Strukul è molto ben strutturato. Il
racconto è frutto di una minuziosa ricerca storica e bibliografica, l’attinenza
con i fatti storici è rispettata tranne ovviamente per alcune licenze che
l’autore si è giustamente concesso trattandosi di un romanzo e non di
un saggio.
“Una dinastia
al potere” è un thriller ambientato nella Firenze rinascimentale in cui i personaggi, nati dalla fantasia del suo autore, interagiscono e si incastrano perfettamente
con la vita dei protagonisti della storia realmente vissuti.
Laura Ricci è una donna bellissima e
sensuale, dal passato tormentato.
Venduta in giovanissima età dal padre ad un mercante di passaggio, che l’aveva
fin da subito fatta prostituire, un giorno era stata picchiata a sangue da un
pazzo che indossava i colori dei Medici.
Appena
recuperate le forze Laura era fuggita dal suo padrone, promettendo a se stessa
che da quel giorno sarebbe vissuta esclusivamente per vendicarsi della famiglia Medici.
Proprio per
questo accetta senza scrupoli di fornire i suoi servigi prima a Rinaldo Albizzi
e in seguito al Filippo Maria Visconti.
La storia di
Laura è legata a quella di un altro singolare personaggio: Schwartz, un mercenario svizzero, un uomo ombroso e spietato, che
nasconde un segreto che nessuno conosce e che pesa gravemente sulla sua
coscienza.
Laura Ricci è
una donna pericolosa che ricorda un po’ la Milady de “I tre moschettieri” di
Dumas o, se vogliamo rimanere nella letteratura contemporanea, la protagonista
femminile de “Il giglio di fuoco” di Vic Echegoyen.
Nel romanzo
di Matteo Strukul fiction e storia si integrano perfettamente; la trama è avvincente ed emozionante,
perfettamente bilanciata tra verità storica e finzione.
L’anno scorso
la Rai ha trasmesso la prima stagione di una serie TV dedicata ai Medici. Il periodo storico descritto dalla
fiction coincide più o meno con quello narrato nel primo volume della
trilogia/tetralogia di Strukul, ma la serie
televisiva e il romanzo si discostano parecchio nelle trame.
Il
personaggio di Maddalena, per esempio, la schiava amante di Cosimo de’ Medici
incontrata da questi a Venezia, non è un personaggio di totale fantasia, ma ha
qualche fondamento storico, seppur non ne appaia menzione nel libro di Strukul.
In verità
Cosimo ebbe realmente una relazione con una schiava dalla quale nacque un
figlio che venne poi allevato in seno alla famiglia Medici insieme ai figli
legittimi di Cosimo e Contessina.
Strukul ha preferito puntare ad una
versione più edulcorata della storia d’amore tra Contessina e Cosimo, concentrandosi più sulla profondità
dei sentimenti di Contessina nei confronti di Cosimo piuttosto che parlare
dell’impegno da questa profuso nelle questioni del Banco durante l’assenza del
marito e di quanto da lei messo in atto per impedirne la condanna, come invece
abbiamo visto nella serie televisiva.
Anche il rapporto tra Lorenzo e Cosimo presenta
alcune differenze; rispetto al romanzo infatti il rapporto tra i due fratelli
nella serie tv risulta essere decisamente più conflittuale.
La descrizione
poi di Cosimo de’ Medici come un bell’uomo è decisivamente arbitraria e finalizzata alla pura finzione letteraria, in
quanto è risaputo, come poi si evince anche dai ritratti che sono giunti fino a
noi, che gli esponenti della famiglia Medici erano tutto tranne che belli ed
affascinanti.
Serie
televisiva o romanzo di Strukul? Personalmente preferisco il libro. Affascinante
il personaggio di Piccarda, la madre di Cosimo e Lorenzo, coinvolgente il
racconto della battaglia di Anghiari, interessanti le descrizioni della Firenze
e dei protagonisti dell’epoca.
Il romanzo di
Strukul è un buon romanzo storico, un ottimo spunto per trovare la voglia di
approfondire la storia della famiglia che tra intrighi e colpi di scena
divenne la famiglia più potente del Rinascimento.
“I Medici. Una dinastia al potere” è
stato il libro vincitore del Premio Bancarella edizione 2017.