Un incipit rocambolesco quello
di questo romanzo che ci presenta un Machiavelli alquanto diverso dal
personaggio che tutti noi abbiamo incontrato sui banchi di scuola.
Svegliato di soprassalto
nella notte, Niccolò Machiavelli, convinto che si tratti degli scagnozzi inviati
dallo strozzino a cui deve parecchi soldi, cerca di scappare, ma viene acciuffato
subito dai due sgherri che si rivelano essere invece le guardie del gonfaloniere Pier Soderini.
Machiavelli è ormai da
quattro anni segretario della Repubblica. Molti dei debiti da lui contratti sono dovuti proprio ai servizi resi alla Città del Giglio mai saldati nei
termini e nei tempi convenuti.
La Repubblica ha ora un
nuovo incarico da affidare a Machiavelli. Egli dovrà recarsi in qualità di mandatario
alla corte di Cesare Borgia per capire quali siano le intenzioni di questi nei
confronti di Firenze. Ufficialmente un rappresentante della Repubblica senza
alcun potere di sottoscrivere patti, di fatto una spia.
Machiavelli non può permettersi
di rifiutare l’incarico, ha bisogno di denaro e soprattutto di allontanarsi da
Firenze per la propria incolumità. Ma c’è anche un altro motivo che induce Niccolò
ad accettare: egli è oltremodo intrigato dall’idea di potersi trovare faccia a
faccia con Cesare Borgia.
Tra il segretario e il
Valentino si crea uno strano rapporto. Cesare Borgia chiede a Machiavelli di
scrivere la sua storia. Lui metterà le sue confidenze e all’altro spetterà
mettere a disposizione la propria penna.
Il fiorentino è lusingato e
preoccupato allo stesso tempo dalla proposta del figlio del papa ma è anche ben
conscio di non poter declinare l’offerta. Un’offerta che gli permetterebbe, non
solo di scoprire le arti e i segreti del Valentino per conto della Repubblica,
ma anche di ripianare buona parte dei propri debiti.
A complicare ulteriormente
le cose è la presenza di Dianora Mambelli. La giovane, costretta dal Borgia, contro la propria volontà, a
restargli accanto non vede l’ora di potersi vendicare del suo aguzzino.
Non sarà facile per Niccolò,
incapace di resistere al fascino femminile, districarsi in una situazione tanto
complicata e pericolosa.
“Il trono” è un romanzo
storico e, come tale, la storia che narra è frutto di fantasia sebbene,
ovviamente, molti personaggi siano esistiti realmente.
Il pretesto di un Cesare
Borgia che incarica Machiavelli di scrivere la propria biografia è decisamente
molto ben congeniato perché permette di sviscerare molte tesi e teorie che
possiamo ritrovare nel Principe,
l’opera più celebre del politico fiorentino.
I tre personaggi principali
della storia sono molto ben caratterizzati e la trama che li lega è
indubbiamente avvincente. Nella narrazione non manca mai una certa tensione
emotiva che contribuisce a creare la giusta empatia del lettore nei
confronti dei protagonisti.
Non si può non provare
simpatia per Machiavelli con tutti i suoi vizi e le sue virtù. Lui, così
arguto e capace di leggere l’animo umano, ma anche incapace di resistere dinnanzi al gentil sesso. Diventa quasi impossibile non
farsi coinvolgere dalle debolezze di quest’uomo affetto dal vizio di poetare, avvilito e amareggiato perché
nessuno sembra mai tenerlo nella giusta considerazione.
Eppure, anche così
romanzato, Bernini trova il modo di rendere oltremodo credibile il personaggio
non mancando di porre l’accento su alcune peculiarità del Machiavelli anche
fisiche come quel suo immancabile mezzo sorriso, espressione forse del suo
prendere le distanze dalla realtà.
A fare da contraltare al
segretario fiorentino troviamo il diabolico, ma sempre affascinante Cesare
Borgia. Scaltro, sadico e spregiudicato, eppure, dal momento che le cose
non sono mai solamente o bianche o nere, anche la spietatezza del Valentino
porta con sé talvolta qualche seme di bontà. Egli è senza dubbio un assassino
nato, tuttavia non va dimenticato che pure la crudeltà può essere usata bene o male.
Sinceramente ero molto
scettica su questo libro e piuttosto prevenuta, ma devo ammettere che la
lettura si è rivelata invece alquanto piacevole.
“Il trono” di Franco Bernini
è un romanzo storico coinvolgente e ben costruito. Un buon compromesso tra
fantasia e realtà che presenta una gran cura da parte dell’autore nel dettagliare
la psicologia dei personaggi e la scena sulla quale si muovono.
felice ti sia piaciuto
RispondiEliminaGrazie per avermelo segnalato
EliminaMi é piaciuto molto. Consiglierò
RispondiEliminaSono contenta che questo libro sia piaciuto
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