La vicenda si svolge
nell’autunno dell’anno 366 d.C. Alle prime luci dell’alba, come ogni mattina,
al porto Fluviale di Roma gli equipaggi delle navi che hanno appena attraccato
sono intenti a scaricare le merci.
La mattina del 2
settembre però accade qualcosa di inaspettato: le acque del Tevere
restituiscono il cadavere di una bellissima donna. La giovane porta all’anulare
destro uno strano anello: una fascia d’oro su cui è incastonata un’ametista,
sulla pietra è incisa la figura di una
menade danzante.
Sarà compito del primicerius
Caio Celso, affiancato dal tresvir Alipio, occuparsi delle
indagini.
Sin da subito però il caso si rivelerà di non facile soluzione
viste le personalità coinvolte e a causa della complessa situazione
politica-religiosa che si va sempre più delineando in città.
Il culto dei vecchi dèi sta sbiadendo sempre di più
dinnanzi alla forza del credo cristiano. Nonostante i cristiani siano meno numerosi
sono dotati di una risolutezza e di una fierezza che li pone sempre più in
primo piano.
Questa nuova religione con i suoi intransigenti accoliti è
destinata a trasformare definitivamente il volto di quello stato romano che per
secoli proprio sulla libertà e sulla tolleranza religiosa aveva tracciato le
sue fondamenta.
Sullo sfondo delle
vicende del romanzo non ci sono solo i contrasti tra la nuova rigida religione
monoteista e quella dei vecchi dèi perché anche in seno alla stessa chiesa cristiana è in corso un’aspra disputa: il
vescovo Ursino, un tempo seguace di Dionisio, e Dàmaso, un tempo seguace di
Apollo, si contendono infatti il papato.
“Il signore delle Furie
Danzanti” è il primo giallo storico di
una trilogia intitolata Ludus Magnus
i cui prossimi volumi in uscita saranno “La dodicesima Sibilla” e “Il sangue di
Dìocle”.
Il protagonista di
tutti e tre i romanzi è l’investigatore
Caio Celso, un personaggio molto affascinante e capace di conquistare
immediatamente il lettore.
Seguace del filosofo Seneca e del culto di Mithra di cui ha raggiunto il
quinto dei sette gradi di iniziazione (corax,
nymphos, miles, leo, perses, heliodroms, pater), il primicerius è ossessionato dalla ricerca della verità e determinato
a fare in modo che la giustizia trionfi ad ogni costo. Vive con disincanto questo
particolare momento storico, sa che la
sua Roma di un tempo è ormai destinata a scomparire, soffre inevitabilmente
di questa situazione ma ben comprende
anche quanto questo processo sia ormai inarrestabile.
Moltissimi i personaggi
del romanzo, tra questi: la giovane e
avventata Livilla innamorata di Caio Celso, il tresvir Alipio molto
legato al primicerius il quale vede
in lui quanto di più vicino al figlio che non ha mai avuto e la figura enigmatica e ingannevole di
Dionisio.
Il personaggio di Dionisio
che appare sulla scena in modo tanto misterioso e inquietante costringe il
lettore ad interrogarsi a lungo se questi sia un semplice impostore o invece
davvero un’epifania del figlio di Semele.
In queste pagine Luigi
De Pascalis riesce a ricostruire perfettamente
l’atmosfera di quella inquieta epoca di transizione dal paganesimo al
cristianesimo, un’epoca che decretò la
fine dell’Impero Romano, un impero che sembrava invincibile e destinato a
durare per sempre ma che invece portava proprio dentro di sé quegli stessi germi
che ne avrebbero sancito la fine.
“Il Signore della Furie
Danzanti” è un thriller storico
avvincente e appassionante dalla trama molto articolata e complessa.
L’ambientazione poi è davvero
singolare, abituati infatti a conoscere la grande Roma Imperiale o quella della corti papali rinascimentali, siamo qui invece proiettati sulla scena di mondo in disfacimento, la
fine di un mondo antico del quale, grazie all’autore, possiamo cogliere gli
ultimi bagliori.
Un plauso va fatto
inoltre alla casa editrice per la scelta della meravigliosa veste grafica del volume. La Lepre Edizioni è sempre
molto attenta alla scelta dell’abito dei
propri libri, ma in questo caso la
decisione di corredare di bellissime illustrazioni la narrazione è stata
davvero indovinata. Queste straordinarie immagini rendono di fatto la
lettura del romanzo un percorso molto, molto speciale.
Elisa, questo mi ispiara parecchio. Il periodo tardo-antico mi ha sempre affascinata e ho avuto modo di studiarlo parecchio all'università tra storia del cristianesimo e storia della Chiesa.
RispondiEliminaL'idea di un giallo ambientato nella seconda metà del IV secolo mi intriga parecchio.
Confesso che non ho mai amato particolarmente questo periodo ma ricordo anch'io un corso monografico all'università dedicato proprio alla corruzione e al declino di Roma.
EliminaQuesto libro però è un bel giallo/thriller e l'aurore è davvero bravo a fare rivivere l'atmosfera "sospesa" dell'epoca. Inoltre il protagonista è un personaggio molto carismatico.
Bellissima la scelta di un'edizione illustrata. Credo ti piacerebbe molto.
Mi hai incuriosita così tanto con questo post che ordinai questo romanzo. Puntualmente arrivò in Italia. Mi attende. Nel frattempo lo sta leggendo il mio papà e lo sta apprezzando molto.
RispondiEliminaSono contenta! Spero di leggere presto la tua recensione :-)
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