domenica 18 aprile 2021

“Il Signore delle Furie Danzanti” di Luigi De Pascalis

La vicenda si svolge nell’autunno dell’anno 366 d.C. Alle prime luci dell’alba, come ogni mattina, al porto Fluviale di Roma gli equipaggi delle navi che hanno appena attraccato sono intenti a scaricare le merci.

La mattina del 2 settembre però accade qualcosa di inaspettato: le acque del  Tevere restituiscono il cadavere di una bellissima donna. La giovane porta all’anulare destro uno strano anello: una fascia d’oro su cui è incastonata un’ametista, sulla pietra è incisa la figura di una menade danzante

Sarà compito del primicerius Caio Celso, affiancato dal tresvir Alipio, occuparsi delle indagini.

Sin da subito però il caso si rivelerà di non facile soluzione viste le personalità coinvolte e a causa della complessa situazione politica-religiosa che si va sempre più delineando in città.

Il culto dei vecchi dèi sta sbiadendo sempre di più dinnanzi alla forza del credo cristiano. Nonostante i cristiani siano meno numerosi sono dotati di una risolutezza e di una fierezza che li pone sempre più in primo piano.

Questa nuova religione con i suoi intransigenti accoliti è destinata a trasformare definitivamente il volto di quello stato romano che per secoli proprio sulla libertà e sulla tolleranza religiosa aveva tracciato le sue fondamenta.

Sullo sfondo delle vicende del romanzo non ci sono solo i contrasti tra la nuova rigida religione monoteista e quella dei vecchi dèi perché anche in seno alla stessa chiesa cristiana è in corso un’aspra disputa: il vescovo Ursino, un tempo seguace di Dionisio, e Dàmaso, un tempo seguace di Apollo, si contendono infatti il papato.   

“Il signore delle Furie Danzanti” è il primo giallo storico di una trilogia intitolata Ludus Magnus i cui prossimi volumi in uscita saranno “La dodicesima Sibilla” e “Il sangue di Dìocle”.

Il protagonista di tutti e tre i romanzi è l’investigatore Caio Celso, un personaggio molto affascinante e capace di conquistare immediatamente il lettore.

Seguace del filosofo Seneca e del culto di Mithra di cui ha raggiunto il quinto dei sette gradi di iniziazione (corax, nymphos, miles, leo, perses, heliodroms, pater), il primicerius è ossessionato dalla ricerca della verità e determinato a fare in modo che la giustizia trionfi ad ogni costo. Vive con disincanto questo particolare momento storico, sa che la sua Roma di un tempo è ormai destinata a scomparire, soffre inevitabilmente di questa situazione ma ben comprende anche quanto questo processo sia ormai inarrestabile.

Moltissimi i personaggi del romanzo, tra questi: la giovane e avventata Livilla innamorata di Caio Celso, il tresvir Alipio molto legato al primicerius il quale vede in lui quanto di più vicino al figlio che non ha mai avuto e la figura enigmatica e ingannevole di Dionisio.

Il personaggio di Dionisio che appare sulla scena in modo tanto misterioso e inquietante costringe il lettore ad interrogarsi a lungo se questi sia un semplice impostore o invece davvero un’epifania del figlio di Semele.   

In queste pagine Luigi De Pascalis riesce a ricostruire perfettamente l’atmosfera di quella inquieta epoca di transizione dal paganesimo al cristianesimo, un’epoca che decretò la fine dell’Impero Romano, un impero che sembrava invincibile e destinato a durare per sempre ma che invece portava proprio dentro di sé quegli stessi germi che ne avrebbero sancito la fine.

“Il Signore della Furie Danzanti” è un thriller storico avvincente e appassionante dalla trama molto articolata e complessa.

L’ambientazione poi è davvero singolare, abituati infatti a conoscere la grande Roma Imperiale o quella della corti papali rinascimentali, siamo qui invece proiettati sulla scena di mondo in disfacimento, la fine di un mondo antico del quale, grazie all’autore, possiamo cogliere gli ultimi bagliori.

Un plauso va fatto inoltre alla casa editrice per la scelta della meravigliosa veste grafica del volume. La Lepre Edizioni è sempre molto attenta alla scelta dell’abito dei propri libri, ma in questo caso la decisione di corredare di bellissime illustrazioni la narrazione è stata davvero indovinata. Queste straordinarie immagini rendono di fatto la lettura del romanzo un percorso molto, molto speciale.

 



 

4 commenti:

  1. Elisa, questo mi ispiara parecchio. Il periodo tardo-antico mi ha sempre affascinata e ho avuto modo di studiarlo parecchio all'università tra storia del cristianesimo e storia della Chiesa.

    L'idea di un giallo ambientato nella seconda metà del IV secolo mi intriga parecchio.

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    1. Confesso che non ho mai amato particolarmente questo periodo ma ricordo anch'io un corso monografico all'università dedicato proprio alla corruzione e al declino di Roma.

      Questo libro però è un bel giallo/thriller e l'aurore è davvero bravo a fare rivivere l'atmosfera "sospesa" dell'epoca. Inoltre il protagonista è un personaggio molto carismatico.

      Bellissima la scelta di un'edizione illustrata. Credo ti piacerebbe molto.

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  2. Mi hai incuriosita così tanto con questo post che ordinai questo romanzo. Puntualmente arrivò in Italia. Mi attende. Nel frattempo lo sta leggendo il mio papà e lo sta apprezzando molto.

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    1. Sono contenta! Spero di leggere presto la tua recensione :-)

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