SETTE GIORNI PERFETTI
di Rosie Walsh
LONGANESI |
Sarah, trentasettenne separata e
prossima al divorzio dopo un matrimonio durato 17 anni, è una donna che ha
girato il mondo e che, dopo essere
sopravvissuta ad una tragedia, ha trovato il coraggio di rifarsi una vita
lontano da casa, dall’altra parte del mondo ed ora gestisce un ente
no-profit insieme a colui che presto diventerà il suo ex-marito.
Di quella ragazzina che era stata
descritta dai professori come un’adolescente esitante e non del tutto sicura di
sé, non c’è più alcuna traccia nella donna
forte, capace e competente che Sarah Harrington sembra essere diventata oggi.
Come ogni anno, da diciannove anni, nel mese di giugno Sarah torna in Inghilterra a
trovare i genitori, ma questa volta i suoi non sono a casa ad accoglierla al
suo arrivo perché il nonno materno è stato ricoverato d’urgenza ed ha bisogno
di assistenza.
Sarah si ritrova sola in quella casa così piena di dolorosi ricordi e, proprio
il giorno della ricorrenza della tragedia, mentre ripercorre la strada dell’incidente,
il destino le farà incontrare l’uomo che
cambierà per sempre la sua vita.
Tra Sarah ed Eddie è amore a prima vista;
i due trascorrono sette giorni perfetti
ed indimenticabili.
Quando si separano, perché lui deve
partire per una vacanza in Spagna programmata da tempo con un amico e lei deve ottemperare
a degli obblighi di lavoro concordati precedentemente, si ripromettono che, al
loro rientro dai rispettivi impegni di lì ad una settimana, studieranno una soluzione per poter trascorrere insieme
il resto delle loro vite.
Eddie
David è sembrato a
Sarah un uomo solido, razionale, impermeabile alle fluttuazioni e quando sparisce nel nulla, non rispondendo più
neppure ai suoi messaggi, la donna teme
possa essergli accaduto qualcosa di grave.
Nonostante gli amici di Sarah cerchino
di farle comprendere che certe cose fanno parte della vita, succedono
continuamente e che l’unica cosa sensata
sarebbe quella di vedere quei sette splendidi giorni per quello che sono stati,
cioè una semplice avventura, la donna non riesce a darsi pace e, a costo di
sembrare e diventare pazza, cerca con
ogni mezzo di rintracciare Eddie per capire cosa possa essere realmente accaduto.
“Sette giorni perfetti” è un thriller psicologico intenso e
coinvolgente dove ogni personaggio gioca un ruolo fondamentale nello
sviluppo della storia.
Ognuno di loro infatti ha qualcosa da
raccontare e qualcosa da nascondere, ognuno di loro conosce elementi
fondamentali per la soluzione del mistero, piccoli
pezzi di un puzzle che pagina dopo pagina si incastrano per rivelarci una
verità insospettata.
La narrazione è condotta in modo
magistrale dall’autrice e, per quanto il lettore stia attento ai dettagli, ai
dialoghi, agli indizi ed a grandi a linee da alcuni accenni riesca ad intravedere
una possibile soluzione del mistero, difficilmente sarà preparato al colpo di scena finale.
La bravura dell’autrice consiste proprio
nel riuscire a far emergere la verità lentamente attraverso non solo i piccoli indizi lasciati qua a là tra le
righe, ma anche attraverso una precisa e dettagliata caratterizzazione
psicologica dei personaggi che, proprio grazie al loro vissuto ed alla loro
esperienza personale provano a dare interpretazioni più o meno plausibili
dell’accaduto.
E proprio perché sono così importanti la
psicologia ed il vissuto di ogni personaggio che preferisco non svelarvi nulla
di loro per non rovinarvi il piacere della lettura.
Vi posso assicurare però che tutti loro,
non solo i protagonisti principali, sapranno
catturare la vostra attenzione e coinvolgervi emotivamente con le loro intense
storie intrise di passione, amore, rancore, perdono, rabbia, risentimento,
paura, sospetto, dolore e rinascita.
A questo punto non mi resta che
augurarvi buona lettura nel caso decidiate di leggere questo libro che,
dimenticavo di dirvi, è il romanzo d’esordio dell’autrice.
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