AUSTENLAND
A NOVEL
di Shannon Hale
BLOOMSBURY
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Protagonista
del libro è Jane Hayes, apparentemente
una normalissima trentaduenne newyorkese, ma nella realtà una giovane
ossessionata da un’insana passione per Mr. Darcy.
Amante
di Jane Austen e delle sue opere, è affascinata dalla trama di “Orgoglio e
Pregiudizio”, ma ancor di più è affascinata
dal Mr. Darcy interpretato da Colin Firth nell’adattamento della BBC del 1995.
Quella
di Jane per Mr. Darcy è una vera e propria malattia che le impedisce di vivere serenamente
qualunque relazione con uomini reali, cosa che getta nello sconforto non solo
sua madre, ma anche la sua più cara amica Molly poiché entrambe vorrebbero vederla
felicemente accasata.
Alla morte della sua
prozia Carolyn, riceve da questa una strana e gradita eredità: un viaggio in
Inghilterra e un soggiorno di tre settimane ad Austenland.
Austenland
è una specie di villaggio turistico nel quale gli ospiti possono immergersi
totalmente nell’atmosfera dell’epoca Regency.
All’interno
di Austenland non è permesso portare nulla di moderno che sia biancheria intima o
uno smartphone, non è permesso inoltre nessun contatto con il mondo esterno.
Il
viaggio non è rimborsabile e Jane
accetta felice di poter partecipare a questa entusiasmante avventura, certa che lì potrà incontrare finalmente il gentleman perfetto che attende da
una vita, poco importa se sia tutta una finzione.
Nonostante
l’amore per i romanzi della Austen, non sarà facile però per Jane calarsi
immediatamente nella parte assegnatale e destreggiarsi, agghindata di pizzi e
merletti, sulla scena laddove non si capisce più dove finisca la realtà e inizi
l’inganno.
Gli
incontri non mancheranno: sarà Martin,
il bel tenebroso giardiniere o l’ideale e compunto Mr. Nobley, perfetta
incarnazione di Mr. Darcy, a conquistare il cuore di Jane Hayes? Riuscirà Jane
a guarire dalla sua ossessione?
Il
libro non è mai stato tradotto in italiano e la sua prima edizione negli Stati Uniti è del 2007. Ad “Austenland: a
novel” l’autrice ha fatto seguito con un altro volume intitolato “Midnight in
Austenland”.
Nel 2013 “Austenland” è
stato portato sul grande schermo (titolo del film in italiano “Alla ricerca di
Jane”) ed il ruolo di
Jane Hayes è stato interpretato da Keri
Russell mentre i ruoli di Martin e di Mr. Nobley sono andati
rispettivamente a Bret McKenzie e JJ Field.
Credo
che sia uno dei pochi casi in cui la trasposizione cinematografica sia migliore del
libro da cui è stata tratta.
Non
sto dicendo che il film sia un capolavoro, ma senza dubbio risulta più scorrevole
e piacevole del romanzo; una visione più che gradevole per gli appassionati del
genere come me.
Devo
ammettere che il film è a tratti davvero demenziale, ma è divertente e comico
nel suo essere sopra le righe, riuscendo sempre a strappare un sorriso allo
spettatore.
Il
libro invece non risulta convincente perché troppo abbozzato; non altrettanto spiritoso
e spassoso della versione cinematografica, tradisce inoltre l’aspettativa del
lettore di potersi confrontare con riferimenti e richiami alle opere di Jane
Austen molto più profondi e numerosi.
Lo stesso personaggio di
Jane Hayes uscito dalla penna di Shannon Hale sembra piuttosto scialbo e
sbiadito, privo di carattere e forza,
così come piuttosto discutibili sono i racconti dei vari fidanzati di Jane che fanno
da introduzione ad ogni capitolo del libro.
E’
vero che nella seconda parte del romanzo Jane decide di prendere in mano le
redini del gioco, ma non convince mai totalmente.
Diverso invece nel film
dove il cambiamento di rotta è ben marcato grazie anche ad una buona
interpretazione di Keri Russell.
Del
resto mentre nel libro Jane ha ricevuto in eredità la possibilità di vivere la
sua avventura, qualcuno quindi la indirizza e lei nonostante tutto prova
indecisione; nel film la protagonista sceglie volontariamente di andare in
Inghilterra ed è disposta a tutto anche a rinunciare ai risparmi di una vita
pur di coronare il suo sogno adolescenziale.
L’idea di base di questo
romanzo è di per sé molto accattivante, milioni di Janeites avrebbero trovato
piacevole rispecchiarsi nella protagonista di “Austenland”, chi non ha mai
sognato di poter vivere qualche giorno nell’epoca Regency?
Mentre
il romanzo quindi non mantiene ciò che promette, restando sempre in bilico tra
il romanzo rosa e la parodia; il film sceglie decisamente la strada della
parodia, però lo fa nel migliore dei modi, caricando al massimo alcuni
personaggi senza preoccuparsi di renderli anche grotteschi ma allo stesso tempo
riuscendo a dare spazio ad una bella storia d’amore.
Nel
film come già accennato precedentemente sono state apportate alcune modifiche
alla storia. Qualche differenza è di per sé poco influente: per esempio nel
film non appaiono la zia Saffronia ed il marito, sostituiti direttamente dalla
proprietaria/direttrice di Austenland ovvero Mrs. Wattlesbrook e consorte.
Altre variazioni invece sono
più rilevanti e a tutti gli effetti sono quelle che cooperano a fare del film
una storia più viva e godibile di quella del romanzo: così Mr. Nobley non è più un semplice
attore tra i tanti, ma è il nipote di Mrs. Wattlesbrook che partecipa per la
prima volta ad una vacanza nell’epoca Regency, scelta che rende tutto molto più
austeniano.
Lo stesso finale del film
è molto più romantico e più vicino al modo di sentire delle fans di Jane Austen.
Nel libro Mr. Nobley, un
semplice attore che da
molto tempo recita il suo ruolo all’interno di Austenland, raggiunge Miss Jane Erstwhile (nome che viene assegnato a Jane
durante la sua permanenza sul suolo britannico) per dichiararle il suo amore sull’aereo che la sta riportando in America,
scelta diciamolo piuttosto banale e scontata.
Nel film invece scelta decisamente più
indovinata, Mr. Nobley che in realtà è
un professore di storia e che è stato fedele a se stesso per tutta la durata
della permanenza di Jane ad Austenland, si presenta un po’ intimidito a casa di
Jane negli Stati Uniti, con la scusa di riportarle il quaderno degli schizzi
che lei aveva dimenticato.
Personalmente
darei dieci all’autrice per l’idea,
ma cinque al suo romanzo; un bell’otto invece
va decisamente al film ed alle capacità di regista e attori per essere riusciti
a trasformare in modo eccellente la materia letteraria a loro disposizione.
Il
consiglio: se volete godervi la storia e magari farvi due risate, guardatevi il
film.
Se
decidete però sia di leggere il libro che di vedere il film, leggete prima il
romanzo. Io purtroppo ho visto prima il film e questo ha indubbiamente influito
negativamente sul mio giudizio sul romanzo.
Ne ho sentite di ogni su questo libro e, quindi, ho finito per tralasciare di leggerlo. Tempo fa, lessi sul sito dell'autrice che l'idea le era venuta vedendo quanto il fratello faticasse a leggere i romanzi della Austen, essendo la prosa e i modi di vivere descritti così divesi da quelli americani odierni.
RispondiEliminaLa Hale parte come autrice per bambini, forse questo romanzo non era nelle sue corde quando lo scrisse.
Io avevo visto il film ed ero curiosa di leggerlo.
EliminaMi sa che hai ragione sul fatto che il romanzo non fosse nelle sue corde. Bella l'idea, ma la realizzazione lascia un po' a desiderare.
Non lo conoscevo l'aneddoto del fratello ^^